Hemiodus quadrimaculatus

pHDurezza TotaleTemperaturaDimensioni
6.0 – 7.23° – 12° dGH24° – 28°C13.1 cm
Habitat naturale

La distribuzione geografica comprende principalmente il bacino del fiume Essequibo in Guyana e il bacino del fiume Coppename in Suriname, estendendosi attraverso i sistemi fluviali delle Guiane fino alle regioni settentrionali del bacino amazzonico. Questi sistemi idrografici sono caratterizzati da una complessa rete di affluenti, canali secondari e zone periodicamente allagate che creano un mosaico di microhabitat. I corsi d’acqua principali dove la specie è stata documentata includono il medio e basso corso del fiume Essequibo e i suoi maggiori tributari, oltre al sistema del Coppename con i suoi tre rami principali: Rechter Coppename, Linker Coppename e Midden Coppename. Non sono state documentate popolazioni introdotte o naturalizzate al di fuori dell’areale originario. Il range altitudinale è relativamente limitato, con presenza prevalente in zone di bassa quota, generalmente al di sotto dei 300 metri sul livello del mare, dove i corsi d’acqua presentano caratteristiche di pianura con corrente moderata e fondali prevalentemente sabbiosi. Questa distribuzione riflette l’adattamento a sistemi fluviali di pianura tropicale, con preferenza per aree con alternanza di zone a corrente moderata e aree più calme con abbondante vegetazione ripariale.

Ambiente

L’habitat naturale è costituito principalmente da corsi d’acqua di media grandezza con profondità variabile tra 1 e 3 metri, caratterizzati da corrente moderata e occasionali zone di rapide alternate a pool più profondi e tranquilli. Il substrato è tipicamente composto da sabbia, ghiaia fine e occasionali depositi di detriti organici, con scarsa presenza di rocce di grandi dimensioni. L’illuminazione è generalmente filtrata dalla fitta vegetazione ripariale, creando un ambiente ombreggiato con macchie di luce che penetrano attraverso le aperture della canopia. Le acque sono tendenzialmente torbide o tinte di marrone a causa dell’alto contenuto di tannini e altre sostanze umiche rilasciate dalla decomposizione della vegetazione, caratteristiche tipiche delle “acque nere” amazzoniche. Le caratteristiche chimiche dell’acqua riflettono questa natura, con pH tendenzialmente acido, compreso tra 5.8 e 6.8, durezza molto bassa (2-8°dGH) e temperatura relativamente costante che oscilla stagionalmente tra 24°C e 28°C. La flora acquatica associata include principalmente piante ripariali con radici sommerse, vegetazione galleggiante nelle zone marginali più calme e occasionali macrofite sommerse nelle aree con maggiore penetrazione luminosa. Il clima della regione d’origine è equatoriale umido, caratterizzato da temperature elevate e costanti durante l’anno, con precipitazioni abbondanti che determinano significative fluttuazioni stagionali del livello delle acque, creando periodicamente vaste aree allagate che vengono utilizzate dalla specie durante i periodi di piena per attività alimentari e riproduttive.

Dimensioni

La lunghezza standard massima documentata in natura raggiunge i 18 cm, con una lunghezza totale che può arrivare fino a 20 cm negli esemplari più sviluppati. In acquario, la dimensione media tende ad essere leggermente inferiore, attestandosi intorno ai 15-16 cm per esemplari adulti ben mantenuti. Non sono state documentate differenze dimensionali significative tra le popolazioni delle diverse aree geografiche, mantenendo una notevole omogeneità morfometrica in tutto l’areale di distribuzione. La crescita è moderatamente rapida nei primi mesi di vita, con il raggiungimento di circa 5-6 cm entro i primi sei mesi, per poi rallentare progressivamente fino al completamento dello sviluppo, che avviene generalmente entro i 18-24 mesi di età. Le condizioni ambientali, in particolare la temperatura e la qualità dell’alimentazione, influenzano significativamente il tasso di crescita e le dimensioni finali raggiunte, con esemplari mantenuti in condizioni ottimali che tendono a svilupparsi più rapidamente e raggiungere taglie maggiori rispetto a quelli in ambienti subottimali. La longevità in cattività, con adeguate cure, può superare i 6-8 anni, periodo durante il quale la crescita diventa estremamente lenta dopo il raggiungimento della maturità.

Aspetto fisico
Corpo:

La struttura corporea presenta una forma allungata e fusiforme, moderatamente compressa lateralmente, con profilo dorsale leggermente convesso e profilo ventrale quasi rettilineo o appena arcuato. Questa conformazione idrodinamica è perfettamente adattata al nuoto sostenuto in acque a corrente moderata, caratteristica dell’habitat naturale. Il corpo raggiunge la massima altezza nella regione pre-dorsale, restringendosi gradualmente verso il peduncolo caudale che appare relativamente sottile e allungato, conferendo efficienza propulsiva durante gli scatti rapidi. Il rapporto tra lunghezza e altezza del corpo è di circa 3.5-4:1, indicativo di un pesce adattato a nuoto veloce ma non estremamente idrodinamico come specie pelagiche di acque aperte. Le squame sono cicloidi, di dimensioni medio-grandi, ben aderenti e disposte in file regolari che ricoprono uniformemente il corpo con circa 42-46 squame lungo la linea laterale. Particolarmente caratteristica è la disposizione delle squame nella regione predorsale, che formano una sorta di carena poco pronunciata. La muscolatura laterale è ben sviluppata, visibile attraverso la pelle semitrasparente in alcune aree del corpo, e organizzata in miosetti chiaramente definiti che conferiscono l’aspetto tipicamente segmentato dei pesci adattati a nuoto attivo.

Colorazione:

La livrea di base presenta una colorazione argentea brillante che ricopre uniformemente i fianchi, con intensità maggiore nella regione centrale del corpo e sfumature dorate particolarmente evidenti nella regione dorsale anteriore. La regione dorsale mostra una tonalità più scura, tendente al grigio-olivastro o bruno verdastro, che sfuma gradualmente verso i fianchi argentei. L’elemento distintivo della specie è la presenza di quattro macchie scure, nere o grigio scuro, di forma ovale o rotondeggiante, disposte in serie longitudinale lungo la linea mediana del corpo: la prima posizionata subito dietro l’opercolo, la seconda all’altezza dell’origine della pinna dorsale, la terza all’altezza dell’origine della pinna adiposa, e la quarta alla base della pinna caudale. Queste macchie hanno dimensioni simili tra loro, con un diametro pari a circa l’ampiezza di 2-3 squame, e rappresentano il carattere diagnostico principale della specie. Una sottile linea longitudinale scura, talvolta discontinua, può essere presente lungo la linea laterale, collegando visivamente le macchie principali. Le pinne sono generalmente trasparenti o leggermente giallastre, con la pinna caudale che presenta margini esterni leggermente più scuri. L’iridescenza è particolarmente accentuata sui fianchi, con riflessi che variano dal blu argenteo al verde metallico a seconda dell’angolazione della luce. Non sono state documentate variazioni geografiche significative nel pattern cromatico, sebbene l’intensità della colorazione possa variare in base alle condizioni ambientali, con esemplari provenienti da acque più limpide che tendono a mostrare colorazioni più intense e contrastate rispetto a quelli di acque più torbide.

Testa:

La testa è relativamente piccola rispetto al corpo, con profilo superiore leggermente convesso e muso moderatamente allungato e appuntito. Le proporzioni cefaliche mostrano una lunghezza che rappresenta circa il 22-24% della lunghezza standard. La bocca è in posizione terminale o leggermente inferiore, di dimensioni moderate, con apertura orizzontale o leggermente obliqua verso il basso. Le mascelle sono dotate di piccoli denti specializzati, caratteristici della famiglia Hemiodontidae, con una fila di denti multicuspidati sulla premascella e mandibola edentula o con dentizione estremamente ridotta. Le narici sono doppie su ciascun lato, posizionate anteriormente agli occhi, con la narice anteriore tubulare e quella posteriore a forma di fessura protetta da una piccola plica cutanea. Gli opercoli sono ben sviluppati, lisci e dotati di margini posteriori arrotondati, con una marcata iridescenza argentea che si integra con la colorazione dei fianchi. La regione cefalica non presenta escrescenze o appendici particolari, mantenendo un profilo idrodinamico che facilita il movimento in acqua. Particolarmente caratteristica è la conformazione delle labbra, relativamente sottili ma robuste, adattate alla dieta prevalentemente omnivora con tendenza erbivora, che include il raschiamento di materiale perifitico da superfici sommerse.

Occhi:

Gli occhi sono relativamente grandi e prominenti, con un diametro che rappresenta circa il 25-30% della lunghezza della testa, posizionati lateralmente nella parte superiore del capo. Questa collocazione conferisce un ampio campo visivo, particolarmente efficace per individuare potenziali prede e predatori nell’ambiente acquatico circostante. L’iride presenta una colorazione dorata o argentea, spesso con riflessi giallastri nella porzione superiore, che contrasta con la pupilla nera e rotonda. Non sono presenti membrane adipose evidenti, ma la cornea è particolarmente trasparente e leggermente convessa. La posizione degli occhi, relativamente alta nel profilo cefalico, rappresenta un adattamento che permette all’animale di monitorare efficacemente sia l’ambiente circostante che potenziali fonti di cibo in superficie, pur mantenendo una buona visibilità verso il basso per l’individuazione di risorse alimentari sul substrato. In condizioni di scarsa illuminazione, la pupilla si dilata notevolmente, suggerendo una buona capacità di adattamento visivo alle variazioni di intensità luminosa, caratteristica utile negli ambienti naturali con alternanza di zone ombreggiate e illuminate, o durante i movimenti tra strati d’acqua a diversa profondità.

Pinne:

La pinna dorsale è singola, posizionata approssimativamente a metà del corpo, relativamente alta e di forma triangolare, con 10-11 raggi totali di cui i primi 2 non ramificati. La pinna anale è moderatamente sviluppata, con base relativamente corta, posizionata nella regione posteriore del corpo, e conta 9-11 raggi totali, con i primi 2-3 non ramificati. La formula dei raggi può essere espressa come D.II.8-9, A.II-III.7-8. La pinna caudale è profondamente forcuta, con lobi appuntiti di lunghezza simile, dotata di 19-21 raggi principali, conferendo un’efficiente propulsione durante il nuoto sostenuto e gli scatti rapidi. Le pinne pettorali sono di dimensioni moderate, posizionate in basso sui fianchi, con 12-14 raggi, mentre le pinne ventrali (pelviche) sono posizionate approssimativamente all’altezza dell’origine della pinna dorsale, con 8-9 raggi totali. Caratteristica distintiva della famiglia Hemiodontidae è la presenza di una pinna adiposa ben sviluppata, posizionata tra la pinna dorsale e la caudale. Tutte le pinne presentano una colorazione generalmente trasparente o leggermente giallastra, priva di pattern o macchie evidenti, con occasionali bordature scure, particolarmente evidenti sulla pinna caudale. La disposizione e morfologia delle pinne è perfettamente adattata allo stile di vita della specie, bilanciando le esigenze di nuoto sostenuto in acque a corrente moderata con la necessità di manovrabilità precisa durante le attività di foraggiamento.

Dimorfismo sessuale
Maschi – Caratteristiche Morfologiche:

I maschi presentano un corpo leggermente più snello e allungato rispetto alle femmine, con profilo ventrale meno pronunciato e una silhouette complessivamente più affusolata. La colorazione tende ad essere più intensa, con riflessi metallici particolarmente evidenti sui fianchi e macchie caratteristiche leggermente più grandi e definite. Durante il periodo riproduttivo, possono sviluppare una leggera intensificazione della colorazione generale, con accentuazione dei riflessi dorati nella regione dorsale anteriore. Le pinne, particolarmente la dorsale e l’anale, possono mostrare una leggera estensione dei raggi posteriori, conferendo un aspetto più appuntito rispetto alle femmine. Non sono presenti tubercoli nuziali evidenti o altre modifiche morfologiche estremamente marcate come in altre specie di caraciformi. Un elemento distintivo, sebbene sottile, è la forma del peduncolo caudale, leggermente più lungo e sottile nei maschi, caratteristica legata alla necessità di maggiore efficienza propulsiva durante il corteggiamento. Le dimensioni complessive sono generalmente simili o leggermente inferiori a quelle delle femmine, con una lunghezza media che raramente supera i 16-17 cm, compensata però da una maggiore agilità e rapidità nei movimenti, caratteristiche vantaggiose durante il corteggiamento e la competizione territoriale.

Femmine – Caratteristiche Morfologiche:

Le femmine sono caratterizzate da dimensioni mediamente maggiori rispetto ai maschi, potendo raggiungere facilmente i 18-20 cm di lunghezza. Il corpo appare più robusto e alto, con profilo ventrale più convesso, specialmente durante il periodo riproduttivo quando l’addome si presenta disteso per la presenza delle uova. La regione ventrale, particolarmente in prossimità della pinna anale, può assumere una tonalità leggermente più chiara o biancastra, specialmente negli esemplari maturi. La colorazione risulta generalmente meno intensa e brillante rispetto ai maschi, con riflessi argentei più uniformi e meno cangianti, mentre le macchie caratteristiche tendono ad essere leggermente meno contrastate. Le pinne mostrano una forma più arrotondata, particolarmente evidente nella dorsale e nell’anale, con raggi posteriori meno estesi rispetto ai maschi. Il peduncolo caudale appare relativamente più corto e alto, conferendo una silhouette posteriore leggermente differente. Durante il periodo riproduttivo, la papilla genitale diventa leggermente prominente e visibile come una piccola protuberanza biancastra immediatamente davanti all’origine della pinna anale, caratteristica che facilita ulteriormente l’identificazione del sesso, particolarmente utile in esemplari giovani o in condizioni in cui il dimorfismo corporeo non è ancora pienamente sviluppato.

Durante il periodo riproduttivo:

Durante il periodo riproduttivo, entrambi i sessi manifestano cambiamenti fisici e comportamentali che, sebbene non estremamente marcati come in altre specie di caraciformi, risultano sufficientemente evidenti per un osservatore attento. I maschi intensificano notevolmente la colorazione, con un incremento dei riflessi metallici sui fianchi che assumono tonalità più brillanti e iridescenti, mentre le quattro macchie caratteristiche diventano più scure e definite, aumentando il contrasto con la livrea argentea di base. La regione dorsale anteriore sviluppa riflessi dorati particolarmente vividi, creando un effetto visivo attraente durante i display riproduttivi. Le femmine mostrano un evidente ingrossamento addominale dovuto alla maturazione delle uova, con un profilo ventrale ancora più convesso e disteso. La regione urogenitale diventa leggermente prominente e assume una colorazione rosata, facilitando l’identificazione del sesso anche da una vista laterale. I comportamenti distintivi includono una maggiore attività dei maschi, che effettuano frequenti display laterali e brevi inseguimenti verso altri maschi, alternati a movimenti di corteggiamento verso le femmine. Particolarmente caratteristici sono i movimenti a zig-zag dei maschi intorno alle femmine ricettive, seguiti da brevi contatti laterali che sembrano stimolare la risposta riproduttiva. Entrambi i sessi mostrano una maggiore tolleranza alla prossimità reciproca, con riduzione delle distanze di fuga normalmente mantenute al di fuori del periodo riproduttivo.