Gymnocorymbus ternetzi

pHDurezza TotaleTemperaturaDimensioni
6.0 – 7.55° – 15° dGH22° – 28°C6 cm
Habitat naturale

È una specie nativa del Sud America centrale, con distribuzione principalmente concentrata nel bacino del Rio Paraguay e nel sistema fluviale del Paraná, attraversando territori di Paraguay, Brasile meridionale e Argentina settentrionale. La sua presenza è documentata in particolare nei tributari del Rio Paraguay, inclusi i fiumi Guaporé e Mamoré. Predilige acque dolci di pianura, abitando fiumi, ruscelli e affluenti con corrente moderata o lenta, oltre a lagune e zone inondate stagionalmente. È comune trovarlo in aree con abbondante vegetazione sommersa e riparia, spesso in zone marginali dei corsi d’acqua principali dove la corrente è più debole. La sua distribuzione altitudinale è limitata alle zone di bassa quota, generalmente al di sotto dei 400 metri sul livello del mare. A causa della sua popolarità nell’acquariofilia, è stato introdotto in varie parti del mondo, con popolazioni naturalizzate segnalate in alcuni paesi tropicali e subtropicali, sebbene queste introduzioni siano generalmente limitate e localizzate. La specie è stata oggetto di allevamento intensivo per il commercio acquariofilo da oltre 70 anni, rendendo gli esemplari in commercio completamente adattati alla vita in cattività.

Ambiente

Abita principalmente fiumi e ruscelli di pianura con corrente moderata o lenta, prediligendo zone marginali dove la velocità dell’acqua è ridotta. Si trova spesso in aree con abbondante vegetazione sommersa e galleggiante, che fornisce rifugio e zone d’ombra. Il substrato degli habitat naturali è tipicamente composto da sabbia fine, limo, argilla e detriti organici in decomposizione. La temperatura dell’acqua varia stagionalmente, oscillando tra 22 e 28 °C, con valori più elevati durante l’estate australe. I parametri chimici dell’acqua sono generalmente caratterizzati da pH leggermente acido o neutro (6.0-7.0), durezza moderata (5-12 °dGH) e conduttività elettrica relativamente bassa. Durante la stagione delle piogge, questi corsi d’acqua possono subire significative variazioni di livello, inondando le aree circostanti e creando habitat temporanei ricchi di nutrienti e potenziali siti di riproduzione. La vegetazione riparia è tipicamente densa e fornisce ombra, contribuendo a mantenere temperature relativamente stabili e a limitare la crescita algale. Le acque sono spesso leggermente torbide o colorate da tannini rilasciati dalla decomposizione del materiale vegetale, creando un ambiente ombreggiato con penetrazione della luce limitata. Queste condizioni favoriscono comportamenti gregari e di banco come strategia difensiva contro i predatori, caratteristica che si riflette nel comportamento sociale di questa specie.

Dimensioni

Raggiunge una lunghezza massima di circa 6-7 cm (lunghezza totale), sebbene la taglia media in natura si attesti intorno ai 5-6 cm. Le femmine tendono a raggiungere dimensioni leggermente maggiori rispetto ai maschi e presentano un corpo più alto e robusto. In acquario, le dimensioni sono generalmente simili a quelle osservate in natura, con esemplari che raramente superano i 6 cm di lunghezza totale. La crescita è relativamente rapida nei primi mesi di vita, rallentando progressivamente con l’avvicinarsi alla maturità sessuale, che viene raggiunta intorno ai 6-8 mesi di età. Il peso massimo documentato è di circa 8-10 g per gli esemplari più grandi. Le forme selezionate per l’acquariofilia, in particolare quelle con pinne allungate (“velo”), possono presentare dimensioni corporee leggermente inferiori ma con estensioni delle pinne che aumentano la lunghezza totale apparente. Non sono state documentate significative differenze dimensionali tra le diverse popolazioni geografiche, sebbene esemplari provenienti da habitat più ricchi di nutrienti tendano a raggiungere taglie leggermente maggiori. L’aspettativa di vita in natura è stimata intorno ai 3-4 anni, mentre in cattività, con cure appropriate, può raggiungere i 5-6 anni.

Aspetto fisico
Corpo:

Il corpo è fortemente compresso lateralmente e di forma romboidale o discoidale, con profilo dorsale e ventrale ugualmente convessi. L’altezza massima del corpo, misurata verticalmente dalla base della pinna dorsale a quella della pinna anale, è circa il 50-60% della lunghezza standard. Questa forma alta e compressa rappresenta un adattamento per la vita in acque con corrente moderata, permettendo rapidi cambi di direzione. Le squame sono cicloidi, di medie dimensioni e ben aderenti al corpo, disposte in file regolari, con 30-32 squame lungo la linea laterale che è completa e leggermente curva verso il basso nella parte anteriore. Il peduncolo caudale è relativamente corto e stretto, fornendo una buona spinta propulsiva. La muscolatura è ben sviluppata, particolarmente nella regione dorsale e ventrale, contribuendo alla forma caratteristica del corpo. Il profilo frontale è obliquo, con una leggera concavità a livello della regione interorbitale. La regione preventrale è carenata, formando una sorta di chiglia che si estende dall’istmo fino all’origine della pinna anale, caratteristica comune ai membri della sottofamiglia Stethaprioninae. Una caratteristica distintiva è la presenza di una spina predorsale corta ma robusta, spesso parzialmente nascosta sotto le squame, situata immediatamente davanti alla pinna dorsale.

Colorazione:

La colorazione di base è argentea brillante su tutto il corpo, con una caratteristica pigmentazione nera che copre gran parte dei fianchi, formando una sorta di “gonna” o “velo” che si estende dalla regione dorsale fino a quella ventrale. Questa pigmentazione nera è più intensa nella parte anteriore del corpo e si attenua gradualmente verso il peduncolo caudale. Negli esemplari giovani, questa colorazione nera è generalmente più uniforme, mentre negli adulti può diventare più irregolare o sviluppare una leggera trasparenza in alcune aree. Due bande verticali nere attraversano il corpo: la prima, più larga, è situata immediatamente dietro l’opercolo; la seconda, leggermente più stretta, si trova all’incirca a metà del corpo. Queste bande possono variare in intensità e definizione a seconda dell’età, dello stato di salute e dello stato emotivo dell’esemplare. La regione ventrale è generalmente più chiara, tendente al bianco-argenteo. Le pinne sono trasparenti con margini neri, particolarmente evidenti nella pinna anale e nella pinna caudale. Gli occhi sono grandi e prominenti, con iride argentea o dorata e pupilla nera. Negli esemplari allevati per l’acquariofilia sono state selezionate numerose varianti cromatiche, tra cui albini (privi di pigmentazione nera, con corpo rosato e occhi rossi), “bianchi” (con pigmentazione bianca invece che nera), e “verde elettrico” (con riflessi verdastri metallici).

Testa:

La testa è relativamente piccola in proporzione al corpo, con profilo superiore leggermente convesso. La bocca è terminale e obliqua, con apertura moderata. Le mascelle sono dotate di denti multicuspidati disposti in due o tre file nella mascella superiore e una fila nella mascella inferiore, adattamento che permette una dieta onnivora con tendenze carnivore. Gli occhi sono grandi, prominenti e posizionati lateralmente nella parte superiore della testa, conferendo un ampio campo visivo. Il diametro oculare è considerevole, rappresentando circa il 30-35% della lunghezza cefalica. Le narici sono ben sviluppate e posizionate anteriormente agli occhi, ciascuna divisa in due aperture separate da una valvola cutanea. Gli opercoli sono robusti e ben definiti, con margini posteriori lisci e riflessi argentei simili a quelli del corpo. La testa presenta la stessa colorazione del corpo, con la regione dorsale generalmente più scura e quella ventrale più chiara. La pigmentazione nera caratteristica della specie spesso si estende fino alla regione posteriore della testa, creando un effetto di continuità con le bande verticali del corpo. Il muso è relativamente corto e arrotondato, con labbra moderatamente sviluppate.

Occhi:

Gli occhi sono relativamente grandi e prominenti, posizionati lateralmente nella parte superiore della testa, con una leggera orientazione verso l’alto. Il diametro oculare è considerevole in proporzione alle dimensioni della testa, rappresentando circa il 30-35% della lunghezza cefalica. L’iride è di colore argenteo o dorato brillante, spesso con riflessi metallici, mentre la pupilla è nera e ben definita. La posizione e le dimensioni degli occhi conferiscono un ampio campo visivo, particolarmente utile per individuare predatori dall’alto e prede in tutta la colonna d’acqua. Non è presente una membrana adiposa evidente come in alcuni caracidi. La cornea è trasparente e leggermente convessa, aumentando ulteriormente il campo visivo. La sclerotide, visibile come un anello attorno all’iride, è generalmente di colore argenteo o leggermente bluastro. Nelle varianti albine, l’iride appare di colore rosso brillante a causa dell’assenza di pigmentazione e della visibilità dei vasi sanguigni sottostanti. La visione è ben sviluppata e gioca un ruolo fondamentale nella localizzazione del cibo, nel riconoscimento dei conspecifici e nell’evitamento dei predatori. In condizioni di scarsa illuminazione, la pupilla si dilata considerevolmente, permettendo una buona visione anche in ambienti ombreggiati o durante le ore crepuscolari.

Pinne:

La pinna dorsale è posizionata circa a metà del corpo, leggermente posteriore al punto di massima altezza, di forma triangolare con margine distale leggermente convesso. È composta da 10-11 raggi, di cui i primi 2 non ramificati. La pinna anale è relativamente lunga, con base estesa e 25-28 raggi, di cui i primi 3-4 non ramificati. Il margine della pinna anale è leggermente concavo, con i raggi anteriori più lunghi di quelli posteriori, conferendo un profilo distintivo alla parte posteriore ventrale del corpo. La pinna caudale è ampiamente forcuta con lobi appuntiti di uguale lunghezza, composta da 19 raggi principali, adatta per rapidi scatti e manovre agili. Le pinne pettorali sono ben sviluppate, di forma ovale-appuntita, posizionate in basso sui fianchi subito dietro l’opercolo, con 12-14 raggi. Le pinne ventrali (pelviche) sono relativamente piccole, posizionate approssimativamente sotto l’origine della pinna dorsale, con 7-8 raggi. Le pinne sono generalmente trasparenti con margini neri, particolarmente evidenti nella pinna anale e nella pinna caudale. Nelle varianti selezionate per l’acquariofilia, in particolare la forma “velo”, le pinne dorsale, anale e caudale sono notevolmente allungate, con filamenti che possono estendersi ben oltre la lunghezza normale. Questa caratteristica, sebbene apprezzata esteticamente, può limitare l’agilità natatoria degli esemplari e renderli più suscettibili a infezioni delle pinne.

Dimorfismo sessuale
Maschi – Caratteristiche Morfologiche:

I maschi sono generalmente più piccoli e slanciati rispetto alle femmine, con una lunghezza media inferiore di circa il 10-15%. Presentano un profilo dorsale e ventrale leggermente meno convesso, risultando in un corpo meno alto in proporzione alla lunghezza. Una caratteristica distintiva è la forma del margine della pinna anale, che nei maschi è leggermente concavo, mentre nelle femmine è più diritto o leggermente convesso. I primi raggi della pinna anale nei maschi possono essere leggermente più spessi e talvolta presentare piccoli uncini o ganci, sebbene questo carattere sia meno pronunciato rispetto ad altri caracidi. La colorazione tende ad essere leggermente più intensa nei maschi, con bande verticali più definite e margini neri delle pinne più marcati, particolarmente durante il periodo riproduttivo. Il comportamento dei maschi è generalmente più attivo e territoriale, specialmente in prossimità della riproduzione, quando difendono piccole aree e corteggiano attivamente le femmine con display laterali e inseguimenti. Durante il periodo riproduttivo, i maschi possono sviluppare una colorazione più intensa, con un incremento della pigmentazione nera e un’accentuazione dei riflessi metallici. Nelle forme selezionate per l’acquariofilia, in particolare la variante “velo”, le differenze nelle pinne possono essere meno evidenti a causa dell’allungamento artificiale delle pinne in entrambi i sessi.

Femmine – Caratteristiche Morfologiche:

Le femmine raggiungono dimensioni maggiori rispetto ai maschi, con una lunghezza che può superare di circa il 10-15% quella dei maschi della stessa età. Il corpo è più alto e robusto, con un profilo dorsale e ventrale più convesso, risultando in una forma ancora più discoidale. Questa differenza diventa particolarmente evidente durante il periodo riproduttivo quando l’addome si espande per accogliere le uova in maturazione. Come già menzionato, il margine della pinna anale nelle femmine è diritto o leggermente convesso, in contrasto con quello leggermente concavo dei maschi. La pinna anale è generalmente più ampia alla base ma con raggi meno robusti rispetto ai maschi. La colorazione è generalmente meno intensa rispetto ai maschi, con bande verticali leggermente meno definite e margini neri delle pinne meno marcati. Durante il periodo riproduttivo, l’ovopositore può diventare visibile come una piccola protuberanza tra le pinne ventrali e l’anale. Il comportamento delle femmine è generalmente meno territoriale e aggressivo rispetto ai maschi, con maggiore tendenza a formare gruppi coesi, specialmente al di fuori del periodo riproduttivo. Le femmine mature mostrano un addome notevolmente più arrotondato e voluminoso rispetto ai maschi, caratteristica che diventa particolarmente evidente osservando gli esemplari dall’alto.

Durante il periodo riproduttivo:

Durante il periodo riproduttivo, le differenze tra i sessi diventano più evidenti. I maschi intensificano notevolmente la loro colorazione, con un incremento della pigmentazione nera e un’accentuazione dei riflessi metallici. Le bande verticali diventano più definite e i margini neri delle pinne più marcati. Il comportamento diventa marcatamente più territoriale e dimostrativo, con frequenti esibizioni laterali, inseguimenti e tremolii per attirare l’attenzione delle femmine. Le femmine sviluppano un addome notevolmente più prominente e rotondeggiante a causa delle uova in maturazione, con l’ovopositore che diventa chiaramente visibile. La loro colorazione può diventare leggermente più chiara, specialmente nella regione ventrale. Entrambi i sessi mostrano un aumento dell’attività generale, con maggiore reattività agli stimoli ambientali e ai conspecifici. L’interazione tra i sessi durante questo periodo è caratterizzata da una complessa sequenza comportamentale che culmina nella deposizione e fecondazione delle uova. I maschi corteggiano attivamente le femmine, nuotando intorno a loro con pinne estese e colori intensificati, mentre le femmine rispondono seguendo i maschi e mostrando comportamenti di accettazione quando sono pronte per la deposizione. Questo periodo di intensa attività riproduttiva è generalmente sincronizzato con l’inizio della stagione delle piogge, quando le condizioni ambientali sono ottimali per la sopravvivenza della prole.