Gasteropelecus maculatus

pHDurezza TotaleTemperaturaDimensioni
6.0 – 7.04° – 12° dGH22° – 28°C6.4 cm
Habitat naturale

È endemico delle regioni tropicali del versante pacifico dell’America centrale e settentrionale del Sud America. La distribuzione geografica comprende principalmente il Panama orientale, la Colombia occidentale e le regioni settentrionali dell’Ecuador. La specie predilige i piccoli corsi d’acqua, ruscelli e fiumi di media portata con corrente moderata. È particolarmente abbondante nelle zone di pianura e collinari, generalmente al di sotto dei 500m di altitudine. A differenza di altre specie del genere che popolano principalmente il bacino amazzonico, questa specie è caratteristica dei bacini idrografici che sfociano nell’Oceano Pacifico. Non risultano popolazioni introdotte o naturalizzate al di fuori dell’areale originario. Il Rio Mamoni, località tipo della specie, è un fiume che scorre nella provincia di Panama orientale e rappresenta una delle aree dove questa specie è stata originariamente documentata da Steindachner nel 1879. La distribuzione è generalmente frammentata, con popolazioni concentrate in bacini idrografici specifici separati da barriere geografiche naturali, come catene montuose e spartiacque, che hanno contribuito all’isolamento e alla differenziazione di questa specie rispetto ad altri membri del genere Gasteropelecus.

Ambiente

L’habitat naturale è caratterizzato da corsi d’acqua di media portata con corrente moderata, alternata a zone di acqua più calma, specialmente nelle anse e nelle aree marginali dove la vegetazione ripariale crea zone d’ombra e rifugi. Le acque sono generalmente chiare o leggermente torbide durante la stagione delle piogge, con una trasparenza moderata che permette la penetrazione della luce fino a profondità di 1-2m. Il substrato è tipicamente composto da sabbia fine, ghiaia e ciottoli, con accumuli di detriti vegetali nelle zone a corrente più lenta. I parametri dell’acqua sono relativamente stabili, con pH che varia da 6,0 a 7,5 e durezza moderata (4-12°dGH). La temperatura dell’acqua oscilla tra 24 e 28°C durante l’anno, con variazioni stagionali limitate data la posizione equatoriale dell’areale. La vegetazione ripariale è abbondante, con alberi e arbusti che creano zone d’ombra sulla superficie dell’acqua e contribuiscono all’apporto di materiale organico (foglie, rami, frutti) che costituisce una fonte importante di nutrimento per gli organismi acquatici. Le piante acquatiche sono presenti ma non abbondanti, limitate principalmente alle zone marginali e alle aree con corrente ridotta. Il clima della regione è tropicale umido, caratterizzato da una stagione delle piogge ben definita (maggio-novembre) che influenza significativamente il livello e la portata dei corsi d’acqua, creando periodicamente zone allagate che vengono utilizzate dalla specie come aree di alimentazione e riproduzione.

Dimensioni

La lunghezza massima raggiunge i 6,5cm per la lunghezza standard, mentre considerando la lunghezza totale (comprensiva della pinna caudale) può arrivare fino a 7,0cm negli esemplari più sviluppati. In acquario, gli esemplari adulti si attestano generalmente tra 5,5 e 6,0cm di lunghezza standard. Si riscontrano alcune differenze dimensionali tra popolazioni provenienti da diverse aree geografiche, con gli esemplari del Panama che tendono ad essere leggermente più grandi rispetto a quelli provenienti dalle regioni più meridionali dell’areale. La crescita è relativamente rapida nei primi mesi di vita, rallentando progressivamente con il raggiungimento della maturità sessuale, che avviene intorno ai 6-8 mesi di età. Le femmine raggiungono generalmente dimensioni leggermente maggiori rispetto ai maschi della stessa età. Rispetto ad altre specie del genere, come Gasteropelecus sternicla, presenta una corporatura più robusta e una taglia media leggermente superiore, caratteristica che lo rende facilmente distinguibile anche in acquario.

Aspetto fisico
Corpo:

La forma del corpo è estremamente caratteristica e specializzata, con un profilo ventrale fortemente convesso che ricorda la lama di un’accetta, da cui deriva il nome comune. Il profilo dorsale è invece quasi rettilineo, creando un marcato contrasto con la parte inferiore. La compressione laterale è molto accentuata, conferendo al pesce un aspetto lamellare quando osservato frontalmente. La muscolatura pettorale è notevolmente sviluppata, adattamento funzionale al particolare modo di nuotare e alla capacità di compiere brevi voli sulla superficie dell’acqua. Le squame sono ben visibili, di medie dimensioni e disposte regolarmente, con bordi leggermente scuri che creano un pattern reticolato caratteristico. Una particolarità anatomica rilevante è la presenza di una chiglia ventrale prominente, formata da una serie di scudi ossei modificati che proteggono la regione addominale e contribuiscono alla caratteristica forma del corpo. Questa struttura, particolarmente sviluppata in questa specie, fornisce stabilità durante il nuoto in superficie e costituisce un’importante riserva energetica sotto forma di tessuto adiposo. La struttura corporea complessiva rappresenta un notevole adattamento evolutivo alla vita in superficie e alla capacità di compiere brevi salti fuori dall’acqua per catturare insetti o sfuggire ai predatori.

Colorazione:

La livrea base è caratterizzata da un colore di fondo argenteo-metallico che ricopre la testa e i fianchi del pesce. La caratteristica più distintiva, che ha dato origine al nome comune e scientifico della specie, è la presenza di un pattern macchiato sul corpo. Una prominente linea orizzontale nera corre dal margine dell’opercolo fino al peduncolo caudale, seguita da tre o quattro file di punti scuri che formano un disegno a macchie ben definito sui fianchi. Alla base della pinna dorsale è presente una macchia nera di intensità variabile tra gli individui. Le squame presentano bordi scuri che creano un effetto reticolato su tutto il corpo. La regione dorsale ha una colorazione più scura, tendente al grigio-olivastro, che sfuma gradualmente verso i fianchi. Con l’incidenza della luce, l’intero corpo mostra riflessi metallici argentei particolarmente evidenti, che fungono da camuffamento in natura riflettendo la luce che penetra dalla superficie dell’acqua. Le pinne sono generalmente trasparenti o leggermente colorate, in armonia con la colorazione argentea del corpo. Questo pattern di colorazione distingue chiaramente G. maculatus dalle altre specie del genere, che presentano macchiature diverse o assenti, e costituisce un elemento diagnostico importante per l’identificazione della specie.

Testa:

La testa è relativamente piccola e compressa lateralmente, in armonia con il resto del corpo. Il profilo è triangolare con il muso leggermente appuntito e rivolto verso l’alto, adattamento alla vita in superficie. La bocca è supera (rivolta verso l’alto) e di dimensioni moderate, con mandibola prominente e labbra sottili, perfettamente adattata alla cattura di insetti sulla superficie dell’acqua. Le narici sono piccole e poco evidenti, posizionate anteriormente agli occhi. Gli opercoli sono ben sviluppati, con margini lisci e privi di spine o serrature, e presentano riflessi argentei in continuità con la colorazione del corpo. La regione golare è compressa e contribuisce alla forma a cuneo della testa. Una caratteristica distintiva è la presenza di una leggera concavità sulla fronte, appena sopra gli occhi, che accentua l’aspetto rivolto verso l’alto del muso. La testa rappresenta circa un quarto della lunghezza standard del pesce e si inserisce armoniosamente nel profilo dorsale rettilineo. La colorazione della testa riprende quella del corpo, con la parte superiore più scura e la presenza della linea orizzontale nera che attraversa l’occhio, creando un effetto maschera che in natura contribuisce a camuffare la posizione degli occhi ai potenziali predatori.

Occhi:

Gli occhi sono relativamente grandi in proporzione alle dimensioni della testa, posizionati lateralmente ma con una leggera orientazione verso l’alto, caratteristica che riflette l’adattamento alla vita in superficie e alla predazione di insetti caduti sull’acqua. L’iride presenta una colorazione dorata intensa con riflessi metallici e sottili venature scure radiali. La pupilla è nera e rotonda, ben definita contro il colore chiaro dell’iride. Il margine superiore dell’occhio è leggermente sporgente rispetto al profilo della testa, aumentando il campo visivo verso l’alto. Non sono presenti palpebre adipose o altre strutture accessorie evidenti. La posizione e le dimensioni degli occhi conferiscono un’eccellente visione binoculare frontale-superiore, fondamentale per individuare con precisione le prede sulla superficie dell’acqua e per rilevare potenziali predatori. La linea orizzontale nera che caratterizza i fianchi del pesce attraversa la regione oculare, creando un effetto maschera che potrebbe avere funzione mimetica, rendendo più difficile ai predatori individuare la posizione esatta dell’occhio. La capacità visiva è particolarmente sviluppata in condizioni di luce diffusa, tipiche del suo habitat naturale dove la vegetazione ripariale crea zone di ombra e luce sulla superficie dell’acqua.

Pinne:

Le pinne pettorali sono estremamente sviluppate e specializzate, con una base muscolare robusta e raggi allungati che possono estendersi fino a metà della lunghezza del corpo. Questi raggi sono particolarmente robusti e permettono al pesce di compiere brevi planate fuori dall’acqua. La colorazione delle pettorali è trasparente o leggermente colorata, in armonia con la colorazione argentea del corpo. La pinna dorsale è posizionata nella regione posteriore del corpo, ed è relativamente piccola con 9-10 raggi, trasparente con una caratteristica macchia nera alla base di intensità variabile tra gli individui. La pinna anale è moderatamente sviluppata, con base relativamente lunga e 25-30 raggi, trasparente o leggermente colorata. Le pinne ventrali sono piccole e poco evidenti, posizionate nella regione mediana del corpo. La pinna caudale è forcuta e ben sviluppata, con lobi simmetrici e colorazione trasparente o leggermente giallastra. L’insieme delle pinne, in particolare le pettorali, conferisce a questo pesce la caratteristica capacità di muoversi rapidamente in superficie e di compiere brevi salti fuori dall’acqua quando disturbato o in cerca di prede. Questa capacità di “volo” è ben sviluppata e permette salti che possono superare i 15cm in orizzontale, una distanza considerevole in rapporto alle dimensioni corporee, utilizzata sia per la cattura di insetti che come meccanismo di fuga dai predatori.

Dimorfismo sessuale
Maschi – Caratteristiche Morfologiche:

I maschi presentano un corpo leggermente più snello e allungato rispetto alle femmine, con un profilo ventrale meno pronunciato. La colorazione tende ad essere più intensa, con la linea orizzontale nera e le file di punti più definite e contrastate, e riflessi metallici più evidenti sui fianchi. Le pinne pettorali sono proporzionalmente più sviluppate, con raggi leggermente più lunghi che possono estendersi oltre la metà del corpo. La pinna anale mostra una leggera concavità nel margine esterno, caratteristica assente nelle femmine. Durante il periodo riproduttivo, i maschi sviluppano una colorazione più vivace, con un’intensificazione dei riflessi argentei e una maggiore definizione del pattern macchiato. Il comportamento è più attivo e territoriale, con frequenti display di corteggiamento che includono rapidi movimenti a zig-zag davanti alle femmine. A differenza di altre specie di caracidi, non sviluppano tubercoli nuziali o altre modificazioni morfologiche evidenti durante il periodo riproduttivo, basando il dimorfismo principalmente su differenze di forma corporea e intensità della colorazione.

Femmine – Caratteristiche Morfologiche:

Le femmine si distinguono per un corpo più alto e arrotondato, con un profilo ventrale più convesso, particolarmente evidente nella regione addominale. Questa caratteristica diventa ancora più pronunciata durante il periodo riproduttivo, quando l’addome si distende per accogliere le uova in sviluppo. La colorazione generale è leggermente meno intensa rispetto ai maschi, con la linea orizzontale nera e le file di punti meno definite e dai contorni più sfumati. Le pinne pettorali sono proporzionalmente più corte e la pinna anale presenta un margine esterno uniformemente convesso. La regione ventrale appare più ampia e robusta, con una maggiore distanza tra le pinne ventrali e l’origine della pinna anale. Le femmine mature sono generalmente di dimensioni leggermente maggiori rispetto ai maschi coetanei, con una lunghezza standard che può superare di 3-5mm quella dei maschi della stessa età. Il comportamento è generalmente più riservato, con minore tendenza a mostrare display territoriali o aggressivi, anche se durante il periodo riproduttivo diventano più attive nella ricerca di substrati adatti alla deposizione delle uova.

Durante il periodo riproduttivo:

Durante il periodo riproduttivo, entrambi i sessi mostrano significativi cambiamenti sia morfologici che comportamentali. I maschi intensificano notevolmente la colorazione, con un aumento della lucentezza metallica su tutto il corpo e un’accentuazione del contrasto della linea orizzontale nera e delle file di punti. I riflessi argentei diventano più brillanti e definiti, creando un effetto visivamente attraente durante i display di corteggiamento. Le femmine sviluppano un addome visibilmente disteso e arrotondato, con una leggera trasparenza della parete addominale che può lasciare intravedere le uova in formazione. La papilla genitale diventa più prominente in entrambi i sessi, ma particolarmente nelle femmine, dove appare più larga e tubolare. Il comportamento riproduttivo include elaborati rituali di corteggiamento da parte del maschio, che nuota rapidamente intorno alla femmina compiendo movimenti a zig-zag e vibrazioni delle pinne pettorali. La femmina risponde con movimenti più lenti e circolari, spesso posizionandosi sotto piante galleggianti o altre superfici adatte alla deposizione delle uova. Non si osservano tubercoli nuziali o altre modifiche anatomiche temporanee significative oltre a quelle descritte, a differenza di molti altri caracidi che sviluppano ornamentazioni specifiche durante il periodo riproduttivo. L’intero processo di corteggiamento può durare diverse ore, con fasi di intensa attività alternate a periodi di riposo, prima della deposizione effettiva delle uova.