Crenuchus spilurus

pHDurezza TotaleTemperaturaDimensioni
5.5 – 6.53° – 10° dGH24° – 28°C6.0 cm
Habitat naturale

Si trova principalmente nei sistemi fluviali del nord del Sud America, con particolare concentrazione nel bacino del fiume Essequibo in Guyana, dove fu originariamente scoperto e descritto da Günther nel 1863. Il suo areale si estende attraverso gran parte del bacino amazzonico, principalmente nelle regioni settentrionali, includendo affluenti del Rio Negro, Rio Branco e altri tributari in Brasile. È presente anche nel bacino dell’Orinoco in Colombia e Venezuela, e nei fiumi costieri di Guyana, Suriname e Guyana Francese. Abita prevalentemente piccoli corsi d’acqua forestali, ruscelli e tributari minori, spesso in aree di foresta allagata durante i periodi di piena. È particolarmente comune in acque nere acide, ricche di tannini, tipiche delle foreste pluviali su suoli sabbiosi poveri di nutrienti. Non sono note popolazioni introdotte o naturalizzate al di fuori del suo areale nativo. Si trova principalmente in acque di pianura, tipicamente al di sotto dei 300 metri di altitudine, nelle vaste foreste pluviali del bacino amazzonico settentrionale e delle regioni adiacenti. La distribuzione della specie mostra alcune variazioni morfologiche tra popolazioni geograficamente distanti, suggerendo possibili differenziazioni a livello di sottospecie o specie criptiche, sebbene queste non siano state formalmente descritte.

Ambiente

In natura, predilige acque calme o a corrente molto lenta, tipicamente torbide e colorate, caratteristiche delle acque nere amazzoniche. Questi ambienti sono caratterizzati da pH molto acido (4,0-6,0) a causa dell’elevata concentrazione di acidi umici e tannini rilasciati dalla decomposizione della lettiera forestale. Il substrato è generalmente composto da sabbia fine, detrito organico in decomposizione, foglie cadute, rami e radici sommerse. La vegetazione riparia è tipicamente densa, con alberi e arbusti che creano una significativa copertura sopra i corsi d’acqua, riducendo notevolmente la penetrazione della luce. L’illuminazione è quindi filtrata e ridotta, creando un ambiente ombreggiato. Le acque sono estremamente morbide, con durezza totale raramente superiore a 3-4°, e povere di minerali disciolti, con conduttività elettrica molto bassa (spesso inferiore a 50 μS/cm). La temperatura dell’acqua è relativamente stabile durante l’anno, oscillando tra 24 e 28°C, con variazioni stagionali minime tipiche dell’ambiente equatoriale. La flora acquatica è generalmente scarsa a causa della limitata penetrazione della luce e dell’acidità dell’acqua, ma possono essere presenti alcune piante adattate come Thurnia sphaerocephala e varie specie di Echinodorus e Cabomba. Più comuni sono le radici sommerse e la vegetazione riparia pendente che fornisce rifugio. Il clima della regione è equatoriale umido, caratterizzato da elevate precipitazioni distribuite durante tutto l’anno, con una stagione leggermente più piovosa che influenza il livello dei corsi d’acqua, creando periodicamente aree di foresta allagata che espandono significativamente l’habitat disponibile per questa specie.

Dimensioni

Raggiunge una lunghezza standard massima di circa 6-7 cm, mentre la lunghezza totale, includendo la pinna caudale, può arrivare a 8 cm negli esemplari più grandi. In acquario, la lunghezza media degli adulti si attesta generalmente intorno ai 5-6 cm di lunghezza totale. Esistono alcune differenze dimensionali tra popolazioni provenienti da diverse regioni geografiche: gli esemplari originari del bacino dell’Essequibo in Guyana tendono ad essere leggermente più grandi rispetto a quelli delle regioni amazzoniche più occidentali. I maschi generalmente raggiungono dimensioni maggiori rispetto alle femmine, una caratteristica insolita tra i caracidi dove tipicamente le femmine sono più grandi. La crescita è relativamente lenta, con esemplari che raggiungono circa 3-4 cm nel primo anno di vita e la piena maturità dimensionale intorno ai 18-24 mesi. In condizioni ottimali, gli esemplari in cattività possono vivere fino a 5-6 anni, sebbene la longevità in natura sia probabilmente inferiore a causa della predazione e delle fluttuazioni ambientali.

Aspetto fisico
Corpo:

Il corpo presenta una forma allungata e robusta, moderatamente compressa lateralmente, con un profilo dorsale leggermente arcuato e un profilo ventrale quasi rettilineo. La sezione trasversale è ovale, più larga nella regione anteriore e gradualmente assottigliata verso il peduncolo caudale. Una caratteristica distintiva è la posizione della bocca, terminale e leggermente obliqua, orientata verso l’alto, adattamento per la predazione di insetti e altri invertebrati che cadono sulla superficie dell’acqua. Il peduncolo caudale è relativamente corto ma potente, conferendo una buona capacità di accelerazione rapida. Le squame sono di tipo cicloide, relativamente grandi e ben definite, disposte in file regolari lungo i fianchi. La linea laterale è completa, estendendosi dall’opercolo fino alla base della pinna caudale, seguendo una linea leggermente curva verso il basso nella porzione anteriore del corpo. Gli esemplari presentano da 30 a 32 squame lungo la linea laterale. La muscolatura è ben sviluppata, particolarmente nella regione anteriore del corpo e attorno alla testa, riflettendo le abitudini predatorie della specie. Il corpo è strutturalmente robusto con una costituzione che suggerisce un adattamento alla vita in acque calme piuttosto che in correnti rapide, con una forma idrodinamica moderata che permette movimenti precisi e controllati piuttosto che nuoto sostenuto ad alta velocità.

Colorazione:

La livrea base è caratterizzata da un fondo bruno-olivastro scuro sul dorso che sfuma gradualmente verso un marrone-dorato sui fianchi e un beige-crema sul ventre. La caratteristica più distintiva è la presenza di una macchia nera arrotondata o leggermente ovale alla base della pinna caudale, circondata da un’area più chiara che la fa risaltare. Questa macchia caudale, che ha ispirato il nome specifico “spilurus” (dal greco “spilos” = macchia e “oura” = coda), è presente in entrambi i sessi ma spesso più definita nei maschi. I fianchi possono presentare riflessi metallici verdi, blu o bronzei, particolarmente evidenti quando il pesce è esposto a luce laterale. Le squame sul dorso e sui fianchi superiori sono spesso bordate di scuro, creando un sottile pattern reticolato. Durante il periodo riproduttivo, i maschi sviluppano una colorazione più intensa, con accentuazione dei riflessi metallici e un generale scurimento della livrea di base, mentre le pinne impari assumono bordature rossastre o arancioni. Le femmine mantengono una colorazione più sobria anche durante il periodo riproduttivo. Gli esemplari giovani mostrano una colorazione simile agli adulti ma generalmente più chiara e con la macchia caudale meno definita. Esiste una certa variabilità cromatica tra popolazioni di diverse regioni geografiche, con esemplari provenienti dal bacino del Rio Negro che tendono ad avere una colorazione di base più scura e riflessi metallici più intensi rispetto a quelli dell’Essequibo o dell’Orinoco.

Testa:

La testa è relativamente grande e robusta rispetto al corpo, con un profilo superiore leggermente convesso. Il muso è corto e arrotondato. La bocca è terminale, ampia e leggermente obliqua, orientata verso l’alto, un adattamento per la predazione di insetti e altri invertebrati che cadono sulla superficie dell’acqua. Le mascelle sono dotate di piccoli denti conici disposti in più serie, con quelli della serie esterna leggermente più grandi, adatti per afferrare e trattenere prede vive. Le labbra sono moderatamente sviluppate. Gli occhi sono posizionati lateralmente nella metà superiore della testa, relativamente grandi e prominenti, fornendo un buon campo visivo, particolarmente importante per un predatore visivo. Le narici sono doppie su ciascun lato e ben sviluppate, posizionate anteriormente agli occhi. Gli opercoli sono ampi e robusti, con margini posteriori leggermente arrotondati, spesso con riflessi metallici che continuano quelli presenti sui fianchi. La regione interorbitale è moderatamente ampia e leggermente convessa. Il sistema della linea laterale cefalica è ben sviluppato, con pori sensoriali visibili che seguono il contorno orbitale e mandibolare, adattamento importante per la percezione delle vibrazioni nell’acqua, utile per localizzare prede o rilevare potenziali predatori in acque torbide con visibilità ridotta.

Occhi:

Gli occhi sono relativamente grandi in proporzione alla testa, occupando circa un terzo dell’altezza del capo, e sono posizionati lateralmente nella metà superiore della testa. Questa posizione conferisce un ampio campo visivo, particolarmente utile per individuare potenziali prede sia nella colonna d’acqua che sulla superficie. L’iride presenta una colorazione dorata o ambrata, spesso con una sottile corona rossa o arancione intorno alla pupilla, particolarmente evidente negli esemplari adulti in buona salute e più intensa nei maschi durante il periodo riproduttivo. La pupilla è nera e circolare. Una caratteristica distintiva è la presenza di una sottile membrana adiposa trasparente che copre parzialmente l’occhio, più sviluppata nei margini anteriore e posteriore. Questa membrana protettiva è un adattamento comune nei pesci che vivono in acque con elevato contenuto di tannini e altre sostanze umiche, tipiche degli habitat di acque nere, dove può aiutare a proteggere l’occhio da potenziali irritanti disciolti. La posizione elevata degli occhi nella testa, combinata con la bocca orientata verso l’alto, suggerisce una specializzazione per l’alimentazione in superficie o nella colonna d’acqua superiore, permettendo al pesce di individuare e catturare efficacemente insetti o altri invertebrati che cadono sulla superficie dell’acqua.

Pinne:

La pinna dorsale rappresenta la caratteristica più distintiva della specie, particolarmente nei maschi, dove è notevolmente allungata e sviluppata a forma di vela, con i raggi centrali che possono estendersi fino a raggiungere la base della pinna caudale quando completamente dispiegati. È posizionata leggermente posteriormente rispetto al punto mediano del corpo e presenta 10-12 raggi, di cui i primi 2-3 non ramificati. Nei maschi ha una forma triangolare alta con margine distale convesso, mentre nelle femmine è più bassa e meno sviluppata. La colorazione varia da trasparente con punteggiature scure a un pattern più complesso di bande trasversali scure alternate a zone chiare nei maschi durante il periodo riproduttivo. La pinna anale mostra un dimorfismo sessuale simile, sebbene meno pronunciato, con i maschi che presentano una pinna più sviluppata e allungata rispetto alle femmine. Ha base moderatamente lunga con 9-11 raggi e forma trapezoidale. La pinna caudale è ampiamente forcuta, con lobi simmetrici e leggermente appuntiti, composta da 19 raggi principali. Presenta la caratteristica macchia nera alla base, circondata da un’area più chiara. Le pinne pettorali sono inserite in posizione bassa sui fianchi, immediatamente dietro gli opercoli, con 12-14 raggi e forma arrotondata. Le pinne ventrali o pelviche sono posizionate approssimativamente a metà strada tra le pettorali e l’origine della pinna anale, con 8 raggi e forma leggermente arrotondata. Tutte le pinne, ma particolarmente la dorsale e l’anale nei maschi, possono assumere bordature rossastre o arancioni durante il periodo riproduttivo, contribuendo alla livrea nuziale più vivace e contrastata.

Dimorfismo sessuale
Maschi – Caratteristiche Morfologiche:

I maschi presentano un dimorfismo sessuale molto pronunciato, con la caratteristica più distintiva rappresentata dalla pinna dorsale notevolmente allungata e sviluppata a forma di vela, con i raggi centrali che possono estendersi fino a raggiungere la base della pinna caudale quando completamente dispiegati. Questa pinna “a vela” viene utilizzata attivamente durante il corteggiamento e i display territoriali. Anche la pinna anale è più sviluppata rispetto alle femmine, con i raggi anteriori allungati che le conferiscono una forma più triangolare e appuntita. I maschi sono generalmente più grandi delle femmine, caratteristica insolita tra i caracidi, e presentano una corporatura più robusta, particolarmente nella regione anteriore. La colorazione è più intensa, con riflessi metallici più pronunciati sui fianchi e la macchia caudale generalmente più definita e contrastata. Durante il periodo riproduttivo, i maschi intensificano ulteriormente la loro colorazione, con un generale scurimento della livrea di base e l’apparizione di bordature rossastre o arancioni sulle pinne, particolarmente evidenti sulla dorsale e sull’anale. I maschi mostrano comportamenti territoriali marcati, difendendo attivamente piccole aree dell’acquario, particolarmente durante il periodo riproduttivo, quando possono diventare moderatamente aggressivi verso altri maschi della stessa specie.

Femmine – Caratteristiche Morfologiche:

Le femmine sono caratterizzate da un aspetto generale più sobrio e meno appariscente rispetto ai maschi. La pinna dorsale è significativamente più bassa e meno sviluppata, con una forma triangolare standard priva dell’estensione a vela tipica dei maschi. Anche la pinna anale è più corta e meno appuntita, con una forma più arrotondata. Le femmine sono generalmente più piccole dei maschi, caratteristica insolita tra i caracidi, e presentano una corporatura meno robusta, particolarmente nella regione anteriore. La colorazione è simile a quella dei maschi ma spesso leggermente meno intensa, con riflessi metallici meno pronunciati sui fianchi e la macchia caudale talvolta meno definita e contrastata. Durante il periodo riproduttivo, le femmine non mostrano cambiamenti significativi nella colorazione, mantenendo la livrea standard. L’addome può apparire leggermente più arrotondato nelle femmine mature, specialmente quando sono gravide, ma questa differenza non è sempre facilmente distinguibile a causa della corporatura naturalmente robusta della specie. Le femmine sono generalmente meno territoriali e aggressive rispetto ai maschi, sebbene possano difendere piccole aree durante l’alimentazione. Non partecipano alla cura delle uova o degli avannotti, che è esclusivamente a carico del maschio in questa specie che pratica cure parentali, una caratteristica insolita tra i caracidi.

Durante il periodo riproduttivo:

Durante il periodo riproduttivo, il dimorfismo sessuale diventa ancora più pronunciato. I maschi intensificano notevolmente la loro colorazione, con un generale scurimento della livrea di base e un’accentuazione dei riflessi metallici sui fianchi. Le pinne, particolarmente la dorsale e l’anale, sviluppano bordature rossastre o arancioni ben visibili, creando un contrasto vivace con il corpo scuro. La pinna dorsale a vela viene esibita frequentemente in tutta la sua estensione durante i display di corteggiamento e territoriali. Il comportamento dei maschi cambia drasticamente, diventando più territoriali e attivi, con frequenti esibizioni di pinne spiegate e posture di dominanza. Stabiliscono e difendono attivamente un territorio che include un potenziale sito di nidificazione, tipicamente una cavità naturale tra radici, rocce o foglie cadute sul fondo. Le femmine mostrano meno cambiamenti evidenti durante il periodo riproduttivo, mantenendo una colorazione simile a quella standard. Quando sono gravide, l’addome può apparire leggermente più arrotondato a causa dello sviluppo delle uova, ma questo non è sempre facilmente distinguibile. Il comportamento delle femmine diventa più esplorativo, con frequenti visite ai territori stabiliti dai maschi. Quando una femmina è ricettiva, risponde positivamente ai display del maschio, entrando nel suo territorio e permettendo l’avvicinamento, fino a quando la coppia si posiziona nel sito di nidificazione prescelto per la deposizione delle uova. Dopo la deposizione, la femmina si allontana e non partecipa alla cura delle uova o degli avannotti, che viene assunta esclusivamente dal maschio.