Copeina guttata

pHDurezza TotaleTemperaturaDimensioni
5.0 – 7.01° – 8° dGH23° – 28°C7.6 cm
Habitat naturale

La distribuzione geografica comprende principalmente il bacino amazzonico superiore, con particolare concentrazione nelle regioni occidentali e nord-occidentali. L’areale principale include i sistemi fluviali del Perù orientale, in particolare i bacini dell’Ucayali e del Marañón, che confluiscono per formare il Rio delle Amazzoni. Si estende verso nord fino ai tributari meridionali del fiume Napo in Ecuador e Colombia, e verso est fino ai tributari occidentali del Rio delle Amazzoni in Brasile. Questi sistemi idrografici sono caratterizzati da una complessa rete di corsi d’acqua principali, affluenti minori, ruscelli forestali e zone periodicamente allagate che creano un mosaico di microhabitat ideali per la specie. Particolarmente significativa è la presenza nei piccoli corsi d’acqua forestali (igarapé) con acque nere o chiare, ricchi di vegetazione ripariale e substrati di fogliame in decomposizione. Non sono state documentate popolazioni introdotte o naturalizzate al di fuori dell’areale originario. Il range altitudinale è relativamente ampio, con presenza documentata dai 100 ai 500 metri sul livello del mare, mostrando una notevole adattabilità a diversi ambienti fluviali, dalle pianure alluvionali alle zone pedemontane andine. La preferenza è comunque per i tratti di bassa e media altitudine dei corsi d’acqua, dove le caratteristiche ambientali offrono un equilibrio ottimale tra disponibilità di rifugi, risorse alimentari e condizioni idrochimiche adeguate.

Ambiente

L’habitat naturale è costituito principalmente da piccoli corsi d’acqua forestali e ruscelli con profondità variabile tra 0.3 e 1.2 metri, caratterizzati da corrente lenta o moderata, spesso interrotta da zone di pool più tranquille. Il substrato è tipicamente composto da sabbia fine, fango e abbondanti depositi di materiale organico come foglie e rami in decomposizione, che formano uno strato di detrito fondamentale per l’ecologia della specie. L’illuminazione è generalmente filtrata dalla fitta vegetazione ripariale, creando un ambiente fortemente ombreggiato con occasionali chiazze di luce che penetrano attraverso le aperture della canopia. Le acque sono tendenzialmente scure (acque nere) o moderatamente trasparenti (acque chiare), con colorazione ambrata o brunastra dovuta all’alto contenuto di tannini e altre sostanze umiche rilasciate dalla decomposizione della vegetazione. Le caratteristiche chimiche dell’acqua riflettono questa natura, con pH decisamente acido, compreso tra 4.5 e 6.5, durezza estremamente bassa (1-5°dGH) e conducibilità elettrica ridotta. La temperatura dell’acqua è relativamente stabile durante l’anno, oscillando tra 23°C e 28°C, con variazioni giornaliere limitate a 1-2°C grazie all’effetto tampone della foresta circostante. La flora acquatica associata include principalmente piante ripariali con radici sommerse, vegetazione emergente lungo le rive e occasionali macrofite acquatiche nelle zone di pool con maggiore penetrazione luminosa. Particolarmente importanti sono le formazioni di fogliame sommerso e i detriti legnosi che creano microhabitat essenziali per l’alimentazione, il rifugio e la riproduzione della specie. Il clima della regione d’origine è equatoriale umido, caratterizzato da temperature elevate e costanti durante l’anno, con precipitazioni abbondanti e una stagionalità moderata che influenza il livello e le caratteristiche delle acque.

Dimensioni

La lunghezza standard massima documentata in natura raggiunge i 10 cm, con una lunghezza totale che può arrivare fino a 12 cm negli esemplari più sviluppati. Tuttavia, è importante notare che questa dimensione rappresenta il limite superiore osservato in condizioni ottimali, mentre la maggior parte degli esemplari adulti si attesta su dimensioni più contenute, tra i 7 e i 9 cm di lunghezza standard. In acquario, la dimensione media tende ad essere leggermente inferiore, attestandosi intorno ai 6-8 cm per esemplari adulti ben mantenuti, con rari casi di individui che superano i 9 cm. Non sono state documentate differenze dimensionali significative tra le popolazioni delle diverse aree geografiche, mantenendo una notevole omogeneità morfometrica in tutto l’areale di distribuzione. La crescita è moderatamente rapida nei primi mesi di vita, con il raggiungimento di circa 3-4 cm entro i primi sei mesi, per poi rallentare progressivamente fino al completamento dello sviluppo, che avviene generalmente entro i 12-18 mesi di età. Le condizioni ambientali, in particolare la temperatura, la qualità dell’alimentazione e la densità di popolazione, influenzano significativamente il tasso di crescita e le dimensioni finali raggiunte. La longevità in cattività, con adeguate cure, può superare i 4-5 anni, periodo durante il quale la crescita diventa estremamente lenta dopo il raggiungimento della maturità. I maschi tendono a raggiungere dimensioni leggermente inferiori rispetto alle femmine, ma compensano con pinne più sviluppate e colorazione più intensa.

Aspetto fisico
Corpo:

La struttura corporea presenta una forma allungata e fusiforme, moderatamente compressa lateralmente, con profilo dorsale leggermente arcuato e profilo ventrale quasi rettilineo o appena convesso. Questa conformazione idrodinamica è perfettamente adattata al nuoto rapido e agile in acque calme o a corrente lenta, caratteristica dell’habitat naturale. Il corpo è relativamente slanciato, con un rapporto lunghezza/altezza di circa 4-4.5:1, conferendo un aspetto elegante e agile. Raggiunge la massima altezza nella regione pre-dorsale, restringendosi gradualmente verso il peduncolo caudale che appare relativamente sottile e allungato, conferendo efficienza propulsiva durante gli scatti rapidi tipici del comportamento di caccia e fuga. Le squame sono cicloidi, di dimensioni medio-grandi, ben aderenti e disposte in file regolari che ricoprono uniformemente il corpo con circa 22-25 squame lungo la linea laterale, che è incompleta e si estende solo nella porzione anteriore del corpo. La muscolatura laterale è ben sviluppata, particolarmente evidente nella regione dorsale e caudale, organizzata in miosetti chiaramente definiti che conferiscono l’aspetto tipicamente segmentato dei pesci adattati a scatti rapidi e manovre agili. La regione addominale è relativamente piatta, contribuendo alla silhouette complessiva di predatore agile, ottimizzata per movimenti rapidi e precisi nella colonna d’acqua superiore e media. La struttura corporea complessiva riflette l’adattamento evolutivo a un ambiente di acque calme con abbondante vegetazione, dove l’agilità e la capacità di manovra sono più vantaggiose rispetto alla pura potenza natatoria.

Colorazione:

La livrea di base presenta una colorazione bruno-dorata o olivastra sul dorso, che sfuma gradualmente verso un tono argenteo o crema sui fianchi e sul ventre. L’elemento distintivo della specie è la presenza di numerose macchie rosse brillanti o rosso-arancio distribuite irregolarmente su tutto il corpo, ma particolarmente concentrate nella regione posteriore e sui fianchi. Queste macchie, di dimensioni variabili ma generalmente del diametro di una squama o meno, creano un pattern punteggiato caratteristico che ha ispirato il nome specifico “guttata” (dal latino, “macchiata”). Nella regione dorsale, le macchie tendono ad essere più piccole e meno definite, mentre sui fianchi appaiono più grandi e contrastate. Lungo i fianchi può essere presente una sottile linea longitudinale dorata o argentea, non sempre evidente, che si estende dall’opercolo fino alla base della pinna caudale. Le pinne sono generalmente trasparenti o leggermente giallastre alla base, con numerose macchiette rosse o arancioni disposte in file irregolari, particolarmente evidenti nella pinna dorsale, nella caudale e nelle pettorali. La pinna anale può presentare un bordo bianco o crema particolarmente evidente nei maschi. La testa condivide la colorazione di base del corpo, con macchie rosse più piccole e sparse, e presenta spesso riflessi dorati o bronzei nella regione operculare. L’iridescenza è moderata, con riflessi dorati o bronzei sui fianchi che diventano più evidenti in condizioni di buona illuminazione o durante il periodo riproduttivo. L’intensità della colorazione può variare significativamente in base alle condizioni ambientali, allo stato fisiologico e al sesso, con i maschi che generalmente presentano colori più vivaci e contrastanti, particolarmente durante il periodo riproduttivo quando le macchie rosse diventano particolarmente brillanti e numerose.

Testa:

La testa è relativamente piccola e affusolata rispetto al corpo, con profilo superiore leggermente convesso e muso moderatamente allungato e appuntito. Le proporzioni cefaliche mostrano una lunghezza che rappresenta circa il 22-25% della lunghezza standard. La bocca è in posizione terminale, leggermente obliqua verso l’alto, di dimensioni moderate, con apertura che può estendersi fino al margine anteriore dell’occhio. Le mascelle sono dotate di piccoli denti conici disposti in file, con quelli anteriori leggermente più sviluppati, adattamento per la cattura di piccoli invertebrati e insetti. La mandibola è leggermente prominente rispetto alla mascella superiore, caratteristica che facilita la cattura di prede dalla superficie. Gli occhi sono relativamente grandi, posizionati lateralmente nella parte superiore della testa, conferendo un ampio campo visivo particolarmente utile per l’individuazione di prede in superficie. Le narici sono doppie su ciascun lato, posizionate anteriormente agli occhi, con la narice anteriore tubulare e quella posteriore a forma di fessura protetta da una piccola plica cutanea. Gli opercoli sono ben sviluppati, lisci e dotati di margini posteriori arrotondati, con colorazione che si integra con quella dei fianchi, spesso presentando riflessi dorati o bronzei e alcune macchie rosse. La regione cefalica non presenta escrescenze o appendici particolari, mantenendo un profilo idrodinamico che facilita il movimento in acqua. Particolarmente caratteristica è la conformazione delle labbra, relativamente sottili ma mobili, adattate alla dieta prevalentemente insettivora che include la cattura di prede in superficie e nel film d’acqua superiore.

Occhi:

Gli occhi sono relativamente grandi e prominenti, con un diametro che rappresenta circa il 25-30% della lunghezza della testa, posizionati lateralmente nella parte superiore del capo. Questa collocazione conferisce un ampio campo visivo, particolarmente efficace per individuare potenziali prede in superficie e monitorare contemporaneamente l’ambiente circostante per rilevare potenziali predatori. L’iride presenta una colorazione dorata o rossa, spesso con riflessi metallici nella porzione superiore, che contrasta con la pupilla nera e rotonda. Non sono presenti membrane adipose evidenti, ma la cornea è particolarmente trasparente e leggermente convessa. La posizione degli occhi, relativamente alta nel profilo cefalico, rappresenta un adattamento che permette all’animale di monitorare efficacemente sia l’ambiente circostante che potenziali fonti di cibo in superficie, pur mantenendo una buona visibilità verso il basso. Questa caratteristica è particolarmente vantaggiosa per una specie che si alimenta frequentemente di insetti e altri invertebrati caduti in acqua o che si trovano nel film superficiale. In condizioni di scarsa illuminazione, la pupilla si dilata notevolmente, suggerendo una buona capacità di adattamento visivo alle variazioni di intensità luminosa, caratteristica utile negli ambienti naturali fortemente ombreggiati con occasionali chiazze di luce. La visione binoculare frontale è moderatamente sviluppata, permettendo una buona valutazione delle distanze durante l’attacco alle prede, mentre il campo visivo laterale esteso fornisce un efficace sistema di allerta contro potenziali predatori.

Pinne:

La pinna dorsale è singola, posizionata leggermente posteriormente rispetto alla metà del corpo, relativamente alta e di forma triangolare, con 9-11 raggi totali di cui i primi 2 non ramificati. La pinna anale è moderatamente sviluppata, con base relativamente corta, posizionata nella regione posteriore del corpo, e conta 9-11 raggi totali, con i primi 2-3 non ramificati. La formula dei raggi può essere espressa come D.II.7-9, A.II-III.6-8. La pinna caudale è arrotondata o leggermente tronca, con lobi di lunghezza simile, dotata di 16-18 raggi principali, conferendo un’efficiente propulsione durante gli scatti rapidi e le manovre agili tipiche della specie. Le pinne pettorali sono ben sviluppate, posizionate in basso sui fianchi, con 12-14 raggi, mentre le pinne ventrali (pelviche) sono posizionate approssimativamente all’altezza dell’origine della pinna dorsale, con 7-8 raggi totali. La specie è priva di pinna adiposa, caratteristica che la distingue da molti altri caracidi. Tutte le pinne presentano una colorazione di base trasparente o leggermente giallastra, con numerose macchiette rosse o arancioni disposte in file irregolari, particolarmente evidenti nella dorsale, nella caudale e nelle pettorali. Nei maschi, le pinne impari (dorsale, anale e caudale) sono generalmente più sviluppate, con raggi posteriori più allungati e colorazione più intensa, caratteristiche che diventano particolarmente evidenti durante il periodo riproduttivo. La disposizione e morfologia delle pinne è perfettamente adattata allo stile di vita della specie, bilanciando le esigenze di manovrabilità precisa con la capacità di effettuare rapidi scatti per la cattura di prede o la fuga da predatori, oltre alla peculiare capacità di effettuare brevi salti fuori dall’acqua durante il comportamento riproduttivo.

Dimorfismo sessuale
Maschi – Caratteristiche Morfologiche:

I maschi presentano un corpo leggermente più snello e allungato rispetto alle femmine, con profilo ventrale meno convesso e una silhouette complessivamente più affusolata. La colorazione tende ad essere significativamente più intensa, con macchie rosse più numerose, grandi e brillanti, particolarmente evidenti sui fianchi e sulle pinne. Le pinne impari (dorsale, anale e caudale) sono notevolmente più sviluppate, con raggi posteriori allungati che conferiscono un aspetto più elaborato e ornamentale. Particolarmente caratteristica è la pinna dorsale, che nei maschi maturi può presentare un prolungamento filamentoso dei raggi posteriori, e la pinna anale, che può mostrare un margine bianco o crema ben definito. Durante il periodo riproduttivo, queste caratteristiche si accentuano ulteriormente, con un’intensificazione generale della colorazione e un ulteriore sviluppo delle pinne. Un elemento distintivo, sebbene sottile, è la forma del corpo vista dall’alto, che nei maschi appare più stretta e compressa lateralmente rispetto alle femmine. Il peduncolo caudale è leggermente più lungo e sottile nei maschi, caratteristica legata alla necessità di maggiore agilità durante il corteggiamento e le attività riproduttive. Le dimensioni complessive sono generalmente simili o leggermente inferiori a quelle delle femmine, con una lunghezza media che raramente supera gli 8-9 cm, compensata però da una maggiore vivacità cromatica e sviluppo delle pinne, caratteristiche vantaggiose durante il corteggiamento e la competizione per i territori riproduttivi.

Femmine – Caratteristiche Morfologiche:

Le femmine sono caratterizzate da dimensioni mediamente maggiori rispetto ai maschi, potendo raggiungere facilmente i 9-10 cm di lunghezza. Il corpo appare più robusto e alto, con profilo ventrale più convesso, specialmente durante il periodo riproduttivo quando l’addome si presenta disteso per la presenza delle uova. La regione ventrale, particolarmente in prossimità della pinna anale, può assumere una tonalità leggermente più chiara o biancastra, specialmente negli esemplari maturi. La colorazione risulta generalmente meno intensa e brillante rispetto ai maschi, con macchie rosse meno numerose, più piccole e meno contrastate. Le pinne mostrano una forma più arrotondata e meno elaborata, prive dei prolungamenti filamentosi caratteristici dei maschi, con colorazione più sobria e meno macchiettata. La pinna anale presenta un profilo esterno più arrotondato, in contrasto con la forma più appuntita osservabile nei maschi, e generalmente priva del bordo bianco o crema. Vista dall’alto, la forma del corpo appare più larga e meno compressa lateralmente rispetto ai maschi, caratteristica legata alla necessità di ospitare le uova durante il periodo riproduttivo. Durante il periodo riproduttivo, la papilla genitale diventa leggermente prominente e visibile come una piccola protuberanza biancastra immediatamente davanti all’origine della pinna anale, caratteristica che facilita ulteriormente l’identificazione del sesso, particolarmente utile in esemplari giovani o in condizioni in cui il dimorfismo corporeo non è ancora pienamente sviluppato.

Durante il periodo riproduttivo:

Durante il periodo riproduttivo, entrambi i sessi manifestano cambiamenti fisici e comportamentali che rendono il dimorfismo sessuale particolarmente evidente. I maschi intensificano notevolmente la colorazione, con un incremento drammatico dell’intensità e del numero delle macchie rosse, che diventano più grandi e brillanti, creando un effetto visivo estremamente attraente. Le pinne impari (dorsale, anale e caudale) sviluppano ulteriormente i raggi posteriori, formando prolungamenti filamentosi particolarmente evidenti nella dorsale, mentre la pinna anale accentua il suo margine bianco o crema. Il comportamento diventa significativamente più attivo e territoriale, con difesa aggressiva di un’area specifica del substrato sabbioso che viene preparata per la deposizione. Le femmine mostrano un evidente ingrossamento addominale dovuto alla maturazione delle uova, con un profilo ventrale ancora più convesso e disteso. La regione urogenitale diventa leggermente prominente e assume una colorazione rosata, facilitando l’identificazione del sesso anche da una vista laterale. Comportamentalmente, diventano più ricettive alle manifestazioni dei maschi, effettuando frequenti visite ai territori riproduttivi. Particolarmente caratteristico della specie è il comportamento di deposizione, che include una sequenza elaborata di movimenti coordinati tra maschio e femmina, culminanti nel salto fuori dall’acqua per depositare e fecondare le uova su foglie o altri substrati sospesi sopra la superficie. Questo comportamento riproduttivo specializzato, noto come “splashing” o “schizzo”, rappresenta un adattamento evolutivo unico che distingue la specie e i suoi parenti stretti da molti altri caracidi.