Characidium fasciatum

pHDurezza TotaleTemperaturaDimensioni
5.6 – 7.52° – 25° dGH20° – 26°C6.9 cm
Habitat naturale

Si trova principalmente nei sistemi fluviali del Brasile centro-orientale, con particolare concentrazione nel bacino del Rio das Velhas, un importante affluente del Rio São Francisco nello stato di Minas Gerais. Il suo areale principale comprende la regione di Lagoa Santa e i corsi d’acqua circostanti, estendendosi attraverso il bacino del Rio São Francisco. È presente anche in alcuni tributari del Rio Paraná, sebbene molte segnalazioni in quest’area potrebbero riferirsi a specie affini erroneamente identificate. Abita prevalentemente piccoli ruscelli e torrenti con acque limpide e ben ossigenate, caratterizzati da corrente moderata o rapida e fondi rocciosi o ghiaiosi. È particolarmente comune in zone di transizione tra rapide e pozze, dove la corrente rallenta ma l’ossigenazione rimane elevata. Non sono note popolazioni introdotte o naturalizzate al di fuori del suo areale nativo. Si trova principalmente in acque di media altitudine, tipicamente tra i 500 e i 900 metri sul livello del mare, nelle regioni collinari e montuose del Brasile centro-orientale.

Ambiente

In natura, predilige acque limpide e ben ossigenate con corrente moderata o rapida. Questi ambienti sono caratterizzati da substrati prevalentemente rocciosi o ghiaiosi, spesso con ciottoli e massi che creano microhabitat diversificati. La vegetazione acquatica è generalmente scarsa nelle zone di corrente più intensa, ma può essere presente nelle aree marginali o nelle pozze, dove si trovano principalmente piante radicate emergenti e sommerse. L’illuminazione è variabile, con zone esposte direttamente alla luce solare e aree ombreggiate dalla vegetazione riparia. Le acque sono tipicamente leggermente acide o neutre, con pH che varia da 5,6 a 7,5, e durezza moderata. La temperatura dell’acqua oscilla tra 20 e 26°C, con variazioni stagionali più marcate rispetto ad altre regioni tropicali, data l’altitudine e la latitudine dell’areale. La flora acquatica associata include principalmente specie di Echinodorus, Potamogeton e varie piante riparie che forniscono ombra e rifugio lungo le sponde. Il clima della regione è tropicale d’altitudine, caratterizzato da una stagione secca (maggio-settembre) e una piovosa (ottobre-aprile), con precipitazioni annuali tra 1.300 e 1.600 mm. Queste variazioni stagionali influenzano significativamente il livello e la portata dei corsi d’acqua, creando condizioni ecologiche dinamiche a cui la specie si è adattata.

Dimensioni

Raggiunge una lunghezza standard massima di circa 7-8 cm, mentre la lunghezza totale, includendo la pinna caudale, può arrivare a 9-10 cm negli esemplari più grandi. In acquario, la lunghezza media degli adulti si attesta generalmente intorno ai 5-7 cm di lunghezza totale. Esistono alcune differenze dimensionali tra popolazioni provenienti da diverse regioni geografiche: gli esemplari originari delle zone più elevate del bacino del Rio das Velhas tendono ad essere leggermente più piccoli rispetto a quelli delle aree più a valle o del bacino principale del São Francisco. La crescita è relativamente lenta, con esemplari che raggiungono circa 3-4 cm nel primo anno di vita e la piena maturità dimensionale intorno ai 18-24 mesi. Le femmine adulte tendono ad essere leggermente più grandi e robuste rispetto ai maschi della stessa età, una caratteristica comune in molti caracidi.

Aspetto fisico
Corpo:

Il corpo presenta una forma fusiforme e idrodinamica, leggermente compressa lateralmente, particolarmente adatta alla vita in acque correnti. Il profilo dorsale è moderatamente arcuato, mentre quello ventrale è quasi rettilineo o leggermente convesso. La sezione trasversale è ovale, con la massima altezza situata approssimativamente all’altezza dell’origine della pinna dorsale. Il peduncolo caudale è relativamente lungo e stretto, caratteristica che conferisce eccellente manovrabilità in acque rapide. Le squame sono di tipo cicloide, relativamente grandi e ben definite, disposte in file regolari lungo i fianchi. La linea laterale è completa e leggermente curva verso il basso nella porzione anteriore, seguendo il profilo ventrale. Gli esemplari presentano da 32 a 36 squame lungo la linea laterale, caratteristica utile per l’identificazione tassonomica. La muscolatura è ben sviluppata, particolarmente nella regione del peduncolo caudale, conferendo una notevole capacità di scatto e resistenza alla corrente, adattamenti essenziali per la vita in ambienti lotici.

Colorazione:

La livrea base è caratterizzata da un fondo argenteo-dorato con riflessi verdastri o bronzei sul dorso. La caratteristica più distintiva è la presenza di 8-12 bande verticali scure (marrone o nerastre) che attraversano i fianchi dall’area dorsale fino a quella ventrale, conferendo un pattern a strisce che ha ispirato il nome specifico “fasciatum”. Queste bande possono variare in intensità e definizione in base allo stato fisiologico dell’animale, diventando più marcate durante il periodo riproduttivo o in situazioni di stress. Una macchia omerale più grande e intensa è spesso presente dietro l’opercolo, talvolta fusa con la prima banda verticale. La regione dorsale presenta una colorazione più scura, tendente al grigio-olivastro o bruno, che sfuma gradualmente verso i fianchi. La regione ventrale è più chiara, con toni argentei o bianco-crema. I fianchi mostrano un’iridescenza variabile che, a seconda dell’incidenza della luce, produce riflessi blu-verdastri o rosati. Questa iridescenza è particolarmente evidente nella regione medio-superiore del corpo. Le popolazioni provenienti da acque più scure o torbide tendono ad avere una colorazione di base più intensa e bande verticali più marcate rispetto a quelle di acque più chiare. Non sono stati documentati casi di polimorfismo cromatico significativo, sebbene esistano leggere variazioni geografiche nel pattern delle bande verticali tra popolazioni diverse.

Testa:

La testa è relativamente piccola e affusolata, con un profilo superiore leggermente convesso che continua armoniosamente la linea del dorso. Il muso è moderatamente allungato e arrotondato. La bocca è piccola e subterminale, leggermente rivolta verso il basso, adattamento per l’alimentazione sul substrato. Le labbra sono moderatamente sviluppate, con la mandibola inferiore leggermente più corta rispetto a quella superiore quando la bocca è chiusa. I denti sono piccoli e conici, disposti in una singola serie su entrambe le mascelle, adattati per afferrare piccoli invertebrati bentonici. Gli occhi sono posizionati lateralmente nella metà superiore della testa, relativamente grandi e prominenti, fornendo un buon campo visivo. Le narici sono doppie su ciascun lato e ben sviluppate, posizionate anteriormente agli occhi. Gli opercoli sono lisci e ben definiti, con margini posteriori leggermente arrotondati. La regione interorbitale è moderatamente ampia e leggermente convessa. Il sistema della linea laterale cefalica è ben sviluppato, con pori sensoriali visibili che seguono il contorno orbitale e mandibolare, adattamento importante per la percezione di vibrazioni e correnti in ambienti lotici.

Occhi:

Gli occhi sono relativamente grandi in proporzione alla testa, occupando circa un terzo dell’altezza del capo, e sono posizionati lateralmente nella metà superiore della testa. Questa posizione conferisce un ampio campo visivo, particolarmente utile per individuare potenziali prede o predatori in acque limpide e correnti. L’iride presenta una colorazione dorata o ambrata, spesso con una sottile corona rossa o arancione intorno alla pupilla, particolarmente evidente negli esemplari adulti in buona salute. La pupilla è nera e circolare. Una caratteristica distintiva è la presenza di una sottile membrana adiposa trasparente che copre parzialmente l’occhio, più sviluppata nei margini anteriore e posteriore. Questa membrana protettiva è un adattamento comune nei pesci che vivono in acque correnti, offrendo protezione contro particelle in sospensione e riducendo la resistenza idrodinamica. La posizione elevata degli occhi nella testa permette anche una visione parziale verso l’alto, utile per individuare potenziali prede o predatori sulla superficie dell’acqua, mentre mantiene la capacità di monitorare l’ambiente circostante.

Pinne:

La pinna dorsale è posizionata approssimativamente a metà del corpo, leggermente anteriore rispetto al punto mediano, e presenta una base relativamente corta con 10-12 raggi, di cui i primi 2-3 non ramificati. Ha forma triangolare con margine distale leggermente convesso, e colorazione traslucida con piccole macchie scure che spesso formano file parallele. La pinna anale è più arretrata, con base corta e 7-9 raggi. Ha forma trapezoidale con angoli arrotondati e presenta la stessa colorazione punteggiata della dorsale, sebbene generalmente con macchie meno definite. La pinna caudale è ampiamente forcuta, con lobi simmetrici e appuntiti, composta da 19-21 raggi principali. Presenta una colorazione di base traslucida con bande verticali scure che continuano il pattern del corpo, particolarmente evidenti nella porzione basale. Le pinne pettorali sono inserite in posizione bassa sui fianchi, immediatamente dietro gli opercoli, con 12-14 raggi e forma leggermente appuntita. Le pinne ventrali o pelviche sono posizionate approssimativamente sotto l’origine della pinna dorsale, con 8-9 raggi e forma leggermente arrotondata. Sia le pettorali che le ventrali presentano colorazione traslucida con alcune macchie scure sparse, meno evidenti rispetto alle pinne impari. Tutte le pinne sono ben sviluppate e proporzionate, riflettendo l’adattamento alla vita in acque correnti, dove è richiesta una buona capacità di manovra e stabilizzazione.

Dimorfismo sessuale
Maschi – Caratteristiche Morfologiche:

I maschi presentano un corpo generalmente più slanciato e meno alto rispetto alle femmine, con un profilo dorsale meno pronunciato. Durante il periodo riproduttivo, sviluppano una colorazione più intensa, con bande verticali più definite e contrastanti sul corpo e sulle pinne. I primi raggi delle pinne dorsale e anale possono essere leggermente più allungati rispetto alle femmine, conferendo a queste pinne un aspetto più appuntito. Le pinne pettorali e ventrali nei maschi maturi sono spesso più sviluppate e leggermente più lunghe. Piccoli tubercoli nuziali, sebbene non prominenti come in altre specie di caracidi, possono apparire come minuscole protuberanze sui raggi delle pinne pettorali e sulla regione cefalica durante il periodo riproduttivo. I maschi tendono a mostrare comportamenti più territoriali e attivi, nuotando frequentemente in esibizioni laterali con pinne completamente spiegate quando in presenza di femmine ricettive o altri maschi. In termini di dimensioni, i maschi sono generalmente leggermente più piccoli delle femmine, raggiungendo una lunghezza massima inferiore di circa il 10-15%.

Femmine – Caratteristiche Morfologiche:

Le femmine sono caratterizzate da un corpo più alto e robusto, con un profilo dorsale più arcuato che conferisce loro un aspetto più arrotondato rispetto ai maschi. La regione ventrale è notevolmente più ampia e convessa, particolarmente evidente nella zona addominale anteriore alla pinna anale. Le pinne dorsale e anale tendono ad avere una forma più arrotondata, con i primi raggi meno allungati rispetto ai maschi. La colorazione generale è simile a quella dei maschi ma spesso leggermente meno intensa, con bande verticali talvolta meno definite e contrastanti. Le femmine raggiungono dimensioni maggiori rispetto ai maschi, con esemplari che possono superare gli 8-9 cm di lunghezza totale. Durante il periodo riproduttivo, l’addome appare visibilmente più disteso, specialmente nella regione anteriore alla pinna anale, a causa dello sviluppo delle gonadi. La papilla genitale, difficilmente visibile nei periodi non riproduttivi, diventa più prominente e distinguibile nei periodi di maturità sessuale, apparendo come una piccola protuberanza arrotondata immediatamente anteriore all’origine della pinna anale. Le femmine tendono ad essere meno territoriali e aggressive rispetto ai maschi, mostrando comportamenti più pacifici anche durante il periodo riproduttivo.

Durante il periodo riproduttivo:

Durante il periodo riproduttivo, il dimorfismo sessuale diventa più pronunciato. I maschi intensificano notevolmente la loro colorazione, con le bande verticali che diventano più scure e definite, mentre la colorazione di fondo può assumere sfumature dorate o bronzee più evidenti, particolarmente nella regione cefalica e dorsale. Piccoli tubercoli nuziali si sviluppano sui raggi delle pinne pettorali e occasionalmente sulla testa, sebbene siano meno evidenti rispetto ad altre specie di caracidi. Il comportamento dei maschi cambia drasticamente, diventando più territoriali e aggressivi verso altri maschi, con frequenti esibizioni di pinne spiegate e posture di dominanza. Nuotano attivamente attraverso il loro territorio, eseguendo movimenti a zig-zag e rapidi scatti per attirare l’attenzione delle femmine. Le femmine mostrano un significativo aumento del volume addominale dovuto allo sviluppo delle uova, con una distensione particolarmente evidente nella regione anteriore alla pinna anale. La papilla genitale diventa più prominente e visibile. Il comportamento delle femmine diventa più riservato, con una tendenza a rimanere nascoste tra la vegetazione o nelle zone marginali, emergendo principalmente durante le interazioni di corteggiamento con i maschi dominanti. Quando ricettive, le femmine rispondono positivamente ai display dei maschi, avvicinandosi e seguendoli verso il sito di deposizione prescelto.