Astyanax aurocaudatus

pHDurezza TotaleTemperaturaDimensioni
5.8 – 7.50° – 20° dGH22° – 25°C5 cm
Habitat naturale

L’Astyanax aurocaudatus è una specie endemica con distribuzione geografica estremamente ristretta, limitata ad alcuni corsi d’acqua della regione andina nord-occidentale della Colombia. La sua presenza è documentata esclusivamente in alcuni affluenti del medio Rio Cauca nel dipartimento di Antioquia, principalmente nei bacini dei fiumi Buey e Piedras. Questi corsi d’acqua scorrono attraverso le pendici occidentali della Cordillera Central delle Ande colombiane, in un’area caratterizzata da notevole variazione altitudinale. Non esistono bacini secondari o sistemi fluviali collegati in cui la specie sia stata documentata al di fuori di questa ristretta area geografica, rendendo l’Astyanax aurocaudatus particolarmente vulnerabile a cambiamenti ambientali locali. Non risultano popolazioni introdotte o naturalizzate in altre regioni, e la specie è assente dal commercio acquaristico internazionale su larga scala. Il range altitudinale in cui la specie si rinviene è significativo, estendendosi tra i 1000 e i 1800m sul livello del mare, una caratteristica inusuale per un caracide che riflette l’adattamento a ecosistemi montani di media quota. Questa distribuzione limitata e frammentata, unita alla progressiva alterazione dell’habitat naturale dovuta a deforestazione e inquinamento agricolo, pone seri interrogativi sullo stato di conservazione di questa specie, sebbene non sia stata ancora formalmente valutata secondo i criteri IUCN.

Ambiente

L’Astyanax aurocaudatus abita corsi d’acqua montani di piccole e medie dimensioni, caratterizzati da acque chiare e ben ossigenate con corrente moderata o sostenuta. Questi ruscelli e torrenti presentano tipicamente un substrato composto da ciottoli, ghiaia e sabbia grossolana, con occasionali zone di accumulo di detrito organico nelle aree a corrente ridotta. L’illuminazione naturale è variabile, con alternanza di tratti esposti alla luce solare diretta e sezioni ombreggiate dalla vegetazione riparia, che in queste regioni andine è tipicamente densa e rigogliosa. Le acque abitate dall’Astyanax aurocaudatus sono generalmente neutre o leggermente alcaline, con pH che varia tra 6.5 e 7.5, riflettendo la natura geologica del bacino del Cauca, ricco di formazioni calcaree. La durezza dell’acqua è moderata, tipicamente tra 5 e 15 dGH, con valori che possono variare stagionalmente. La temperatura presenta oscillazioni significative sia giornaliere che stagionali, tipiche degli ambienti andini di media quota, con range che spaziano dai 18°C nelle ore notturne della stagione secca fino ai 26°C nelle ore più calde della stagione umida. La flora acquatica associata è relativamente scarsa nei tratti a corrente sostenuta, limitandosi a forme algali che colonizzano rocce e ciottoli, mentre nelle zone a corrente più moderata si possono trovare alcune specie di piante acquatiche come Potamogeton e Myriophyllum, oltre a vegetazione riparia emergente che può estendersi parzialmente in acqua. La regione d’origine è caratterizzata da un clima tropicale montano, con precipitazioni abbondanti distribuite in due stagioni piovose (aprile-giugno e settembre-novembre) alternate a periodi relativamente più secchi, che influenzano significativamente il livello e la portata dei corsi d’acqua, creando cicli di espansione e contrazione che regolano i processi biologici dell’ecosistema fluviale.

Dimensioni

L’Astyanax aurocaudatus raggiunge una lunghezza massima standard di circa 5.0cm, con la lunghezza totale che può arrivare a 6.0cm includendo la pinna caudale. In acquario, la lunghezza media si attesta generalmente intorno ai 4.0-4.5cm, con esemplari particolarmente ben mantenuti che possono occasionalmente raggiungere dimensioni prossime al massimo potenziale della specie. Non sono documentate differenze dimensionali significative tra popolazioni geograficamente distinte, principalmente a causa dell’areale estremamente ristretto della specie che limita la possibilità di divergenza evolutiva tra popolazioni isolate. Esiste tuttavia un dimorfismo sessuale dimensionale, con le femmine che tendono a raggiungere taglie leggermente maggiori rispetto ai maschi della stessa età. La crescita è relativamente rapida nei primi mesi di vita, con gli avannotti che raggiungono circa 1.5-2.0cm entro 8-10 settimane dalla schiusa, per poi rallentare progressivamente fino al raggiungimento della taglia adulta intorno ai 8-10 mesi di età. La longevità in condizioni ottimali di mantenimento può estendersi fino a 3-4 anni, sebbene in natura sia probabilmente inferiore a causa delle pressioni predatorie e delle fluttuazioni ambientali tipiche degli ecosistemi montani in cui la specie vive.

Aspetto fisico
Corpo:

L’Astyanax aurocaudatus presenta un corpo moderatamente allungato e compresso lateralmente, con profilo dorsale leggermente più arcuato rispetto a quello ventrale, conferendo alla specie una silhouette caratteristica. La struttura corporea è robusta ma idrodinamica, adattata sia al nuoto sostenuto in acque correnti che a rapidi scatti per la cattura di prede o l’evitamento di predatori. Una particolarità anatomica rilevante è la muscolatura ben sviluppata nella regione del peduncolo caudale, che fornisce la potenza propulsiva necessaria per affrontare le correnti moderate tipiche del suo habitat naturale. Le squame sono cicloidi, di dimensioni medie, ben aderenti al corpo e disposte in file regolari. Si contano generalmente 6-7 file di squame sopra la linea laterale e 4-5 file sotto di essa. La linea laterale è completa, caratteristica inusuale tra i caracidi di piccola taglia e indicativa dell’adattamento della specie ad ambienti fluviali con corrente significativa, dove questo sistema sensoriale fornisce informazioni cruciali sui movimenti dell’acqua. Il peduncolo caudale è relativamente corto ma potente, con una sezione trasversale che si restringe gradualmente verso la pinna caudale, ottimizzando l’efficienza idrodinamica durante il nuoto attivo.

Colorazione:

La livrea dell’Astyanax aurocaudatus è caratterizzata da una colorazione di base argentea con riflessi metallici, che assume tonalità più scure, tendenti al grigio-olivastro, nella regione dorsale, e schiarisce progressivamente verso il ventre che appare bianco-argenteo. Il pattern cromatico più distintivo e caratteristico della specie, da cui deriva il nome aurocaudatus, è la presenza di una vistosa colorazione giallo-dorata che interessa la pinna caudale e, in misura minore, la porzione posteriore del peduncolo caudale. Questa pigmentazione dorata è particolarmente intensa nei maschi maturi e durante il periodo riproduttivo, quando può estendersi parzialmente anche alle porzioni posteriori delle pinne dorsale e anale. Una caratteristica diagnostica importante è la presenza di una macchia omerale (spalla) scura, rotondeggiante o leggermente ovale, posizionata immediatamente dietro l’opercolo. In alcuni esemplari, particolarmente in condizioni di stress o durante il periodo riproduttivo, può manifestarsi una tenue banda longitudinale argenteo-scura che si estende dall’area post-omerale fino alla base della pinna caudale, sebbene sia meno definita rispetto ad altre specie del genere Astyanax. Le variazioni di colorazione nelle diverse parti del corpo includono sottili riflessi iridescenti blu-verdastri sui fianchi, particolarmente evidenti quando la luce colpisce il pesce da determinate angolazioni, e occasionali sfumature rossastre alla base delle pinne anale e pelviche, più pronunciate nei maschi maturi. L’iridescenza è una caratteristica presente ma non dominante, manifestandosi principalmente come riflessi metallici che percorrono i fianchi seguendo le file di squame. Non sono documentati polimorfismi significativi o variazioni geografiche nella colorazione base, probabilmente a causa dell’areale estremamente ristretto della specie.

Testa:

La testa dell’Astyanax aurocaudatus è relativamente grande e robusta, con un profilo dorsale moderatamente convesso che si integra armoniosamente con la linea del dorso. Le proporzioni sono equilibrate rispetto al corpo, rappresentando circa il 25-30% della lunghezza standard. La bocca è terminale e leggermente obliqua, di dimensioni moderate, adattata a una dieta onnivora con tendenza insettivora. Le mascelle sono dotate di piccoli denti multicuspidati disposti in due file nella premascella e una fila nella mascella inferiore, tipici dei caracidi onnivori e adatti sia a trattenere prede animali che a raschiare materiale vegetale o algale. Le narici sono doppie su ciascun lato, con l’apertura anteriore tubulare e quella posteriore protetta da una piccola piega cutanea. Gli opercoli sono ben sviluppati, con margini posteriori arrotondati e colorazione argentea con leggeri riflessi metallici che si integra con la livrea generale. Una particolarità anatomica specifica è la presenza di una leggera concavità frontale nella regione interorbitale, che conferisce al profilo cefalico una forma caratteristica e ospita organi sensoriali specializzati per la percezione di variazioni di pressione nell’acqua, adattamento utile in ambienti con corrente variabile come i torrenti andini in cui la specie vive.

Occhi:

Gli occhi dell’Astyanax aurocaudatus sono relativamente grandi e prominenti, posizionati lateralmente in posizione leggermente elevata rispetto all’asse longitudinale del corpo. Questa collocazione conferisce un ampio campo visivo, essenziale per l’individuazione di prede, predatori e conspecifici in un ambiente fluviale con visibilità variabile. Il diametro oculare rappresenta circa il 25-30% dell’altezza della testa, proporzione significativa che riflette l’importanza della vista per questa specie che si alimenta principalmente durante le ore diurne. L’iride presenta una colorazione dorata o ambrata nella porzione superiore, che sfuma verso tonalità argentee nella metà inferiore, creando un effetto di contrasto che si integra armoniosamente con la colorazione generale del capo. La pupilla è nera e rotonda, con capacità di contrazione e dilatazione in risposta alle variazioni di intensità luminosa, permettendo un adattamento efficace sia alle condizioni di piena luce dei tratti fluviali esposti che alle zone d’ombra create dalla vegetazione riparia. Non sono presenti membrane adipose o altre strutture protettive specializzate, caratteristica coerente con l’habitat di acque relativamente limpide in cui la specie è evoluta. Una peculiarità è la leggera iridescenza che può manifestarsi sulla superficie dell’iride in condizioni di illuminazione ottimale, contribuendo all’effetto complessivo di brillantezza che caratterizza questa specie durante i display sociali e riproduttivi.

Pinne:

L’Astyanax aurocaudatus presenta un assetto di pinne ben proporzionato e funzionale, adattato alla vita in acque correnti di media velocità. La pinna dorsale è singola, posizionata approssimativamente a metà del corpo, di forma triangolare con margine distale leggermente convesso. La formula dei raggi tipica è di 2-3 raggi non ramificati seguiti da 8-9 raggi ramificati. La colorazione è principalmente trasparente con una leggera pigmentazione alla base che riflette la colorazione dorsale del corpo, e possibili sfumature giallastre nella porzione posteriore, particolarmente nei maschi maturi. La pinna anale è moderatamente lunga, inizia approssimativamente sotto la fine della base della dorsale e presenta 3-4 raggi non ramificati seguiti da 18-22 raggi ramificati. Ha una colorazione generalmente trasparente con possibili sfumature rossastre alla base nei maschi maturi. La pinna caudale è biforcata simmetricamente, con lobi arrotondati di uguale lunghezza, sostenuta da 19 raggi principali. La sua colorazione giallo-dorata rappresenta il tratto più distintivo della specie, particolarmente intensa nei maschi e durante il periodo riproduttivo. Le pinne pettorali sono posizionate in basso sui fianchi, appena dietro l’opercolo, con forma ovale allungata e 12-14 raggi prevalentemente trasparenti. Le pinne ventrali (pelviche) sono relativamente piccole, posizionate a metà strada tra le pettorali e l’origine dell’anale, con 7-8 raggi e colorazione generalmente trasparente con possibili sfumature rossastre alla base, più evidenti nei maschi. Tutte le pinne contribuiscono all’eccellente manovrabilità della specie, permettendo sia il mantenimento della posizione in corrente che rapidi cambi di direzione durante la caccia o la fuga da predatori.

Dimorfismo sessuale
Maschi – Caratteristiche Morfologiche:

I maschi di Astyanax aurocaudatus presentano caratteristiche morfologiche distintive che permettono un’identificazione relativamente agevole, specialmente in esemplari maturi. La caratteristica più evidente è l’intensità della colorazione giallo-dorata della pinna caudale, significativamente più vivida e estesa rispetto alle femmine, spesso con sfumature dorate che si estendono anche alle porzioni posteriori delle pinne dorsale e anale. Il profilo corporeo dei maschi è più snello e allungato, con una minore altezza relativa del corpo rispetto alla lunghezza standard. Per quanto riguarda le differenze di colorazione, oltre alla già menzionata intensità della pigmentazione dorata caudale, i maschi tendono a mostrare riflessi iridescenti più pronunciati sui fianchi e sfumature rossastre più evidenti alla base delle pinne anale e pelviche. Un tratto distintivo significativo riguarda la pinna anale, che nei maschi presenta i primi 5-7 raggi leggermente modificati, più spessi e corti rispetto ai successivi, formando una leggera concavità nel profilo della pinna. Questa modificazione, sebbene non costituisca un vero e proprio gonopodio, è correlata al comportamento riproduttivo. Le dimensioni relative sono generalmente inferiori a quelle delle femmine, con i maschi che mediamente raggiungono il 85-90% della lunghezza delle femmine della stessa età. Durante il periodo riproduttivo, queste differenze tendono ad accentuarsi, con i maschi che sviluppano una colorazione complessivamente più intensa e brillante.

Femmine – Caratteristiche Morfologiche:

Le femmine di Astyanax aurocaudatus si distinguono principalmente per la forma del corpo più robusta e arrotondata rispetto ai maschi. Il profilo ventrale presenta una curvatura più pronunciata, particolarmente evidente nella regione addominale. Questa caratteristica diventa ancora più marcata nelle femmine mature, specialmente durante il periodo pre-riproduttivo quando l’addome si espande per accogliere le uova in sviluppo. La colorazione generale è simile a quella dei maschi, sebbene la pigmentazione giallo-dorata della pinna caudale sia tipicamente meno intensa e meno estesa, spesso limitata ai raggi centrali della pinna. I riflessi iridescenti sui fianchi tendono ad essere più contenuti, così come le sfumature rossastre alla base delle pinne impari. La pinna anale nelle femmine presenta un profilo esterno più uniforme, con raggi di lunghezza gradualmente decrescente senza la leggera concavità osservabile nei maschi. Le dimensioni relative sono superiori a quelle dei maschi, con le femmine che tipicamente raggiungono lunghezze maggiori del 10-15% rispetto ai maschi coetanei. Questa differenza dimensionale, abbastanza marcata, costituisce un criterio utile nell’identificazione del sesso, specialmente quando combinata con l’osservazione della forma del corpo e dell’intensità della colorazione caudale. Le femmine tendono inoltre a mostrare comportamenti meno territoriali e aggressivi rispetto ai maschi, specialmente al di fuori del periodo riproduttivo.

Durante il periodo riproduttivo:

Durante il periodo riproduttivo, il dimorfismo sessuale dell’Astyanax aurocaudatus diventa particolarmente accentuato, facilitando notevolmente l’identificazione dei sessi. I maschi manifestano un significativo incremento dell’intensità cromatica generale, con la colorazione giallo-dorata della pinna caudale che raggiunge la massima brillantezza e si estende parzialmente al peduncolo caudale e alle porzioni posteriori delle pinne dorsale e anale. I riflessi iridescenti sui fianchi diventano più evidenti, e le sfumature rossastre alla base delle pinne anale e pelviche si intensificano notevolmente. Le femmine mostrano un evidente ingrossamento dell’addome, che assume una forma distintamente arrotondata e può aumentare fino al 30-40% del volume normale a causa dello sviluppo delle uova. La papilla genitale femminile diventa leggermente più prominente, sebbene rimanga una caratteristica difficile da osservare senza disturbare l’animale. Non si osservano modifiche anatomiche temporanee significative come tubercoli nuziali, ma nei maschi la muscolatura del peduncolo caudale appare più definita, conferendo a questa regione un aspetto più robusto. Sul piano comportamentale, i maschi diventano notevolmente più attivi e territoriali, esibendo display laterali con pinne completamente distese, tremolii del corpo e inseguimenti di altri maschi o corteggiamento intenso delle femmine. Stabiliscono e difendono piccoli territori, generalmente centrati attorno a potenziali siti di deposizione come aree con substrato fine o vegetazione sommersa. Le femmine, quando ricettive, rispondono ai display maschili con brevi approcci seguiti da allontanamenti, in un rituale che può protrarsi per diverse ore prima della deposizione.